A Padova

Bici rubata al medico davanti al Pronto Soccorso: "Legata con grosse catene, com'è possibile sia stata portata via?"

La testimonianza: "A Padova noi specializzandi non possiamo parcheggiare i nostri mezzi presso l'ospedale come gli strutturati. Come mai poi non c'è un personale di sicurezza adeguato?"

Bici rubata al medico davanti al Pronto Soccorso: "Legata con grosse catene, com'è possibile sia stata portata via?"
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Mentre si trovava di guardia presso il reparto di clinica medica, nel pomeriggio di lunedì 23 settembre 2024, a Michel Martin, medico chirurgo specializzando dell'ospedale di Padova, è stata rubata la bicicletta che aveva legato con grosse catene alla rastrelliera posizionata davanti al Pronto Soccorso. Il ladro ha smontato la ruota anteriore, portando via il resto del mezzo a due ruote. Monta la rabbia del dottore:

"Com'è possibile che nonostante i controlli effettuati, una persona entri dai cancelli, smonti una bicicletta e se la porti via? Com'è possibile che non si trovi personale di sicurezza a sorvegliare l'area?".

Bici rubata al medico, era legata con grosse catene davanti al Pronto Soccorso

Un altro episodio controverso che colpisce la categoria dei medici, dottori e infermieri. Come se non bastassero i già tanto problematici casi di aggressioni e violenza, il personale sanitario è ora anche preso di mira dalle razzie dei ladri. E' stato questo il caso di Michel Martin, un medico chirurgo, specializzando in endocrinologia, che lavora all'ospedale di Padova e che ci ha raccontato cosa gli è successo nella giornata di lunedì 23 settembre 2024 mentre si trovava di guardia presso il reparto di clinica medica.

"Vi contatto per un fatto non troppo fuori dalla quotidianità, ma che ha dell'incredibile per le modalità e i luoghi nel quale è avvenuto - ci ha spiegato - Oggi ho subito il furto della mia bicicletta parcheggiata di fronte al Pronto Soccorso. Visto l'elevato numero di furti di bicicletta che colpisce la nostra Padova, mi sono dotato di catene grosse per proteggere il mio mezzo.

Ciò non è servito perché una catena è stata tranciata, mentre la ruota anteriore è stata smontata e lasciata sulla rastrelliera. Il resto della bici poi è stata portata via dal ladro. Tutto ciò è avvenuto alle 17 del pomeriggio, orario noto perché la mia bici disponeva di tracciatore Gps che prontamente mi ha avvisato. Purtroppo, io mi trovavo di guardia presso il reparto clinica medica prima e, a causa delle urgenze intercorrenti, non ho potuto seguire la mia bici, ma solo allertare la polizia circa le posizioni (purtroppo il tutto è risultato inutile per le tempistiche della polizia)".

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Il medico chirurgo dell'ospedale di Padova, di fronte a ciò che gli è accaduto, si pone una serie di domande lecite. Innanzitutto si chiede come mai agli specializzandi non venga concesso l'accesso e il parcheggio nelle strutture ospedaliere come accade per il resto del personale strutturato:

"A noi medici specializzandi, pur rappresentando forza lavoro per l'ospedale, non è concesso, a differenza del personale strutturato, l'accesso ed il parcheggio presso le strutture ospedaliere: è possibile che l'unico mezzo con cui ci possiamo recare al suo interno non venga tutelato?".

In secondo luogo si domanda com'è possibile che un malvivente sia riuscito a rubare la sua bici nonostante i controlli che vengono eseguiti per l'ingresso in ospedale:

"Com'è possibile che, nonostante tutti i controlli che vengono effettuati, una persona entri dalle sbarre, smonti una bicicletta, se la carichi e la porti via? Com'è possibile che, in presenza di una tale mole di persone che transitino, non si trovi del personale di sicurezza e delle telecamere che sorveglino l'area?".

Questa disavventura capitata al chirurgo specializzando padovano, come anticipato, testimonia il clima di apprensione nel quale il personale sanitario si trova a vivere da diverso tempo.

"Com'è possibile che il personale sanitario si debba recare al lavoro preoccupandosi dei danni che può subire ai propri mezzi di trasporto?".

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