A Padova

Fugge dal Centro per il Rimpatrio, va a casa della ex e la minaccia

Dopo essere stato individuato dai poliziotti, il 39enne ha tentato di fuggire in auto. Dopo un breve inseguimento è stato fermato e denunciato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale

Fugge dal Centro per il Rimpatrio, va a casa della ex e la minaccia
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Nel corso delle attività di contrasto ai reati, la Squadra Mobile di Padova ha arrestato un cittadino marocchino di 39 anni per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

Fugge dal Centro per il Rimpatrio, va a casa della ex e la minaccia

L’arresto è avvenuto nel pomeriggio di giovedì 19 settembre 2024, quando gli agenti, in borghese e in servizio in Corso Stati Uniti, hanno notato una persona salire velocemente a bordo di un'auto parcheggiata. Si trattava di una 45enne di Padova, già vittima di un’aggressione avvenuta il 6 settembre da parte dell'ex compagno, fuggito due giorni prima dal Centro di Permanenza e Rimpatri (CPR) di Gradisca d'Isonzo, a Gorizia.

Sospettando che l’aggressore fosse alla guida del veicolo, i poliziotti hanno deciso di intervenire. Hanno raggiunto l'auto e chiesto al conducente di scendere per l'identificazione, ma questo ha tentato la fuga sterzando bruscamente e urtando il mezzo di servizio. Ne è seguito un inseguimento lungo le strade della zona industriale, durante il quale il fuggitivo ha cercato più volte di speronare la vettura degli agenti.

Dopo alcuni chilometri, il conducente ha abbandonato il veicolo e ha tentato di allontanarsi a piedi, ma è stato fermato nonostante una resistenza violenta. Portato in Questura, è stato identificato come un 39enne senza fissa dimora, con precedenti legati a reati di droga, contro il patrimonio e contro la persona.

Già denunciato a marzo 2023 per lesioni nei confronti dell’ex convivente, era stato sottoposto al divieto di avvicinamento per maltrattamenti, minacce e atti persecutori avvenuti tra settembre e dicembre dello stesso anno. Dopo l’aggressione alla ex compagna del 6 settembre, era stato collocato al CPR di Gorizia, da cui si era arbitrariamente allontanato il 17 settembre.

Al termine degli accertamenti, è stato arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e messo a disposizione della Procura della Repubblica di Padova per il processo per direttissima. Il 20 settembre, il giudice ha convalidato l’arresto e disposto il divieto di dimora a Padova e provincia. Successivamente, è stato trasferito al CPR di Ponte Galeria a Roma.

Gli agenti coinvolti nell’operazione hanno riportato ferite, con prognosi di 7 giorni per due di loro e di 12 giorni per un terzo.

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