I DATI

84enne morta di West Nile: è il terzo caso padovano da inizio estate

L’Ulss 6 fa il bilancio di fine stagione: 57 casi di West Nile, 22 di Dengue, 6 di Toscana Virus e 5 di Tbe

84enne morta di West Nile: è il terzo caso padovano da inizio estate
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La West Nile ha colpito duramente il territorio padovano, causando il terzo decesso della stagione: una signora di 84 anni. Il direttore del Dipartimento di Prevenzione dell'Ulss 6 Luca Sbrogiò: "Seppur in misura molto inferiore rispetto a due anni fa, si è configurata come un fenomeno importante".

84enne morta di West Nile: è il terzo caso padovano

Con la fine dell'estate, il Dipartimento di Prevenzione dell'Ulss 6 ha tracciato il bilancio sulle arbovirosi, le malattie causate da virus trasmessi da vettori artropodi come zanzare e zecche.

Dall'esordio del fenomeno a metà luglio ad oggi, tra Padova e provincia si sono registrati: 57 casi di West Nile, di cui 31 nella sola forma febbrile, 19 nella forma neuroinvasiva e 7 casi asintomatici in donatori di sangue individuati durante i controlli effettuati sistematicamente su tutti i donatori.

Purtroppo, tre persone sono decedute: Gabriele Brazzo, 86enne di Candiana, deceduto per complicanze da meningoencefalite; Dante Petranzan, imprenditore di Conselve di 83 anni. Poi, l'ultima vittima: un'anziana di 84 anni.

"Mai dimenticare le protezioni individuali"

Ma la West Nile non è l'unica arbovirosi a preoccupare. Sono stati registrati anche 22 casi di Dengue, tutti di importazione da Paesi Tropicali per viaggi di lavoro o di piacere, 6 casi di Toscana Virus e 5 di Tbe (meningoencefalite da zecche).

"Anche quest'anno abbiamo registrato numerosi casi di arbovirosi: un elevato numero di Dengue importate e anche la West Nile - commenta Luca Sbrogiò, direttore del Dipartimento di Prevenzione - seppur in misura molto inferiore rispetto a due anni fa, si è configurata come un fenomeno importante. L'estate volge al termine e abbiamo ormai la certezza che non si ripresenteranno i dati del 2022 quando nel Padovano si verificarono quasi trecento casi di West Nile, con esordio anticipato a metà maggio, e 13 decessi".

"L'argomento rimane sempre rilevante per quanto concerne la sanità pubblica: oltre all'impegno delle istituzioni in termini di monitoraggio, controlli, diagnosi tempestive, terapie, disinfestazioni - conclude Sbrogiò - non bisogna dimenticare mai la protezione individuale con i repellenti".

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