Imprenditori investivano milioni che poi sparivano: truffa internazionale scoperta "grazie" a un avvocato di Padova

Nella giornata di ieri, mercoledì 19 giugno 2024, i finanzieri del Comando Provinciale di Padova hanno eseguito un'ordinanza del Tribunale che ha disposto undici misure cautelari personali e sequestri per circa 3,5 milioni di euro nei confronti di un gruppo criminale che, dal 2021, ha truffato numerosi cittadini italiani ed esteri sull'accesso al credito.

Effettuate perquisizioni anche nelle province di Benevento, Bergamo, Cremona, Firenze, Foggia, Milano, Padova, Torino e Venezia, coinvolgendo vari reparti della Guardia di Finanza.

Scoperta una truffa internazionale sull'accesso al credito

La Guardia di Finanza di Padova ha individuato imprenditori e investitori con fondi che cercavano risorse finanziarie per grandi progetti e, tramite una società finanziaria anglosassone, fornivano garanzie di solvibilità false.

Le vittime venivano indirizzate a un legale che fungeva da escrow agent e, una volta ricevuti i fondi, li trasferiva su conti esteri in Estonia, Germania e Regno Unito per compiere operazioni di riciclaggio e autoriciclaggio.

Quando le garanzie tardavano ad arrivare, i depositanti chiedevano spiegazioni all’escrow agent, il quale, per non restituire i soldi, promuoveva azioni giudiziarie contro le autorità competenti, accusando il beneficiario di inadempienza.

Claudio Michelon: l'avvocato padovano coinvolto

Le indagini sono state avviate da una denuncia di estorsione presentata da uno dei principali indagati. Si tratta di un avvocato civilista padovano: Claudio Michelon. Questi rappresentava una sorta di intermediario previsto dal diritto anglosassone, che convinceva i clienti per poi ingannarli.

Uno dei truffati voleva indietro i propri soldi: due milioni di euro, il minimo richiesto per le operazioni, e da lì è partita tutta l'inchiesa.

Claudio Michelon è un avvocato civilista del Foro di Padova con studio nella zona della stazione, precisamente in Piazzale Stazione 6.

Cassazionista abilitato all'esercizio della professione davanti alle magistrature superiori nel 1986, è iscritto all'Albo degli Avvocati di Padova dal 1980, nonché all'associazione degli avvocati amministrativi del Veneto ed iscritto alla camera civile presso il Tribunale di Padova. Qui ha rivestito la funzione di Presidente per otto anni.

Michelon si trova attualmente in carcere insieme al complice Roberto Massimo Di Bisceglie, di Abano Terme ma iscritto all'Aire e residente in Estonia. I due dovranno affrontare oggi, venerdì 21 giugno 2024, l'interrogatorio di garanzia.

11 arresti e 3,5 milioni di euro sequestrati

Questo è solo uno dei metodi usati dagli indagati, che sono stati coinvolti anche in truffe ai danni di società di calcio per ottenere fideiussioni false necessarie per l'iscrizione al campionato di Lega Pro.

Le indagini hanno portato il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Padova a disporre misure restrittive per undici membri del gruppo criminale (tre in carcere, quattro ai domiciliari, tre con obbligo di dimora e uno con obbligo di presentarsi alla polizia) e il sequestro di circa 3,5 milioni di euro in beni e disponibilità finanziarie, frutto di reati di riciclaggio e autoriciclaggio.

Oltre a Michelon e a Di Bisceglie, nel mirino degli inquirenti anche Rosario Tulino, beneventano accusato di manovrare il cuore delle strategie di riciclaggio; Giorgio Maria Salvatori, avvocato di Foggia; Francis Onabire, nigeriano residente nel Bergamasco che procacciava i clienti dall'Europa al Messico; Marco Russo, abile milanese nella falsificazione dei documenti ed Elisabetta Pagnin, moglie del Di Bisceglie e accusata di aver aiutato a riciclare denaro con conti esteri.