ALLERTA ALIMENTARE

Ancora allarme listeria, richiamati altri tre insaccati prodotti nel Padovano

Triplo avviso del ministero della Salute per due tipologie di salumi prodotti dal Salumificio F.lli Scappocchin per la Macelleria Martini Mario

Ancora allarme listeria, richiamati altri tre insaccati prodotti nel Padovano
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Dopo pochi giorni dall'ultimo avviso alimentare, ancora un triplo richiamo per “rischio microbiologico” del ministero della Salute per due tipologie di insaccati prodotti nel padovano dal Salumificio F.lli Scappocchin di Camposampiero per la Macelleria Martini Mario.

Ancora allarme listeria, richiamati altri tre insaccati prodotti nel padovano

Tre avvisi di richiamo del ministero della Salute per due tipologie di insaccati prodotti dal Salumificio F.lli Scappocchin per la Macelleria Martini Mario a causa di “rischio microbiologico”.

I salumi sono prodotti nella sede dello stabilimento dell’azienda in Via Giorgio La Pira 14, Camposampiero, in provincia di Padova.

Il motivo dei richiami, come riportato sugli avvisi ministeriali, è lo stesso per entrambi i prodotti, ovvero la presenza di Listeria Monocytogenes, il batterio responsabile della listeriosi.

I lotti richiamati

I lotti richiamati, distribuiti in diversi supermercati italiani, sono tre. Il primo è un lotto 166/24 di salame nostrano con aglio venduto a peso dai 600 agli 800 grammi.

Il secondo di soppressa nostrana con aglio a marchio Macelleria Martini Mario venduta in pezzi da 1-2 kg con il numero di lotto 166/24.

Il terzo di soppressa nostrana con aglio con filetto a marchio Macelleria Martini Mario sempre venduta in pezzi da 1-2 kg con il numero di lotto 166/24.

"Il ministero della Salute chiede ai consumatori che avessero acquistato tali prodotti di non consumarli e di riportare la merce presso il punto di acquisto”.

Di cosa si tratta

Il motivo del richiamo è, come abbiamo detto, la presenza del batterio Listeria monocytogenes, responsabile dell'infezione della listeriosi.

La listeriosi è una tossinfezione alimentare, che può provocare i sintomi tipici della gastroenterite, quali la diarrea e i dolori alimentari.

Nei casi più gravi e rari, essa può portare all'insorgere di meningiti, encefaliti e setticemie. A scopo precauzionale, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda di non consumare i prodotti segnalati e restituirli al punto vendita d’acquisto dove saranno rimborsati o al Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della ASL locale.

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