Terremoto a Taiwan: sfera d'acciaio "padovana" ha salvato il grattacielo simbolo di Tapei
L'edilizia antisismica italiana è stata progettata dall'azienda Fip Mec nonché collaudata dall'ingegnere Renato Vitaliani
Il grattacielo dei record, il Taipei 101 di Taiwan, si è salvato da un fortissimo terremoto grazie a una maxi sfera posta tra l'87esimo e il 92esimo piano dell'edificio, frutto del lavoro di un'impresa di Selvazzano Dentro, la Fip Mec, e che è stata collaudata dall'ingegnere padovano Renato Vitaliani.
(Foto di copertina di Someformofhuman)
Sfera in acciaio sul Tapei salva il grattacielo dal terremoto
Il Taipei 101, uno dei grattacieli più alti del mondo, è resistito a un devastante terremoto avvenuto ieri, 3 aprile 2024, a Taiwan grazie a un'innovativa tecnologia antisismica sviluppata in Italia.
Al suo interno, tra l'ottantasettesimo e il novantaduesimo piano, l'edificio ospita una sfera d'acciaio di 660 tonnellate progettata dall'impresa Fip Mec e collaudata da Renato Vitaliani, ex docente di ingegneria civile edile e ambientale dell'Università di Padova, ora in pensione.
Questo mass dumper, il più grande al mondo, agisce come un pendolo gigante che assorbe e bilancia le scosse prevenendo crolli.
Il dispositivo, insieme ad altri sistemi avanzati, ha permesso al Tapei non solo di sopportare il terremoto, ma anche di affrontare forti raffiche di vento, dimostrando l'efficacia delle moderne tecnologie nella protezione delle strutture contro le forze della natura.
Come funzionano i mass dampers
Le onde sismiche causate dai terremoti fanno oscillare e ondeggiare i grattacieli in diversi modi, a seconda della frequenza, del tipo di movimento del suolo e dell'altezza e del tipo di costruzione dell'edificio. L'attività sismica, oltre a causare oscillazioni nella costruzione, può portare a un cedimento strutturale, parziale o totale.
I mass dampers stabilizzano la struttura nella quale sono montati contro movimenti violenti causati dalle vibrazioni armoniche.
La sfera, sospesa a dei cavi in acciaio collegati alla struttura, inizia ad oscillare in verso opposto alla struttura, andando a ridurre sensibilmente l’effetto del terremoto. Questo perché le forze di inerzia che sollecitano la sfera hanno verso opposto rispetto alle rimanenti che sollecitano l’edificio.
Il professor Renato Vitaliani e la Fip Mec
Come detto prima, l'innovativa tecnologia antisismica è frutto di un grande lavoro nato dalla sinergia dell'impresa Fip Mec, con sede a Selvazzano Dentro, e del grande ingegno del professor Vitaliani.
La ditta Italiana occupa un'area di circa 51.000 mq. Fondata nel 1945, è attualmente azienda leader nella produzione di appoggi strutturali, giunti di dilatazione, dispositivi antisismici, prodotti per le gallerie e accessori per l’ingegneria civile e delle infrastrutture.
I loro dispositivi antisismici e antivibranti sono utilizzati per proteggere edifici, ponti, viadotti o qualsiasi altra struttura. Dallo Storebalt Bridge in Danimarca, il più lungo ponte sospeso in Europa, ai 1.018 metri di luce del ponte Stonecutters ad Hong Kong.
Tra le diverse opere all'avanguardia, spicca come uno dei più importanti collaudatori il nome di Renato Vitaliani. Il professore si laurea in ingegneria civile sezione trasporti a Padova nel luglio 1971. Ottenuta la cattedra di Tecnica delle Costruzioni presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Padova, il suo curriculum è davvero ricchissimo.
È, infatti, iscritto all’Albo degli Ingegneri della Provincia di Padova, abilitato in materia di sicurezza ed scritto nell’elenco Regionale dei collaudatori.