Il cane Mocky ucciso a fucilate da un agricoltore, si teme che anche Laika possa aver fatto la stessa fine
L'associazione Centopercentoanimalisti ha indetto un presidio di denuncia contro la violenza sugli animali sabato 30 marzo 2024 davanti al Municipio della città
Dopo la scomparsa del cane Mocky, ucciso a colpi di pistola da un cacciatore di Lozzo Atestino, l'associazione Centopercentoanimalisti teme che anche un altro amico a quattro zampe, Laika, possa aver fatto la stessa fine. La cagnolina è stata avvistata proprio nel giardino dell'agricoltore. Per questo, è stato indetto un presidio di denuncia in città.
Dopo Mocky, Centopercentoanimalisti teme un altro cane fucilato
Forse un altro cane è stato ucciso nelle campagne di Lozzo Atestino: qui, solo pochi giorni fa, Mocky, un cucciolo di famiglia, era stato colpito fatalmente da colpi di fucile da un agricoltore di 64 anni. Questa la supposizione di Centopercentoanimalisti, che dopo la tragica vicenda del cagnolino adesso teme la stessa fine per Laika.
L'"assassino", così denominato dall'associazione, avrebbe scaricato addosso a Mocky ben cinque colpi calibro 12. Dunque, un gesto che sembrerebbe essere stato intenzionale.
Il malfattore, tuttavia, è stato subito identificato dagli agenti della Forestale grazie alla segnalazione da parte di alcuni escursionisti. Questi, mentre transitavano lungo la ciclabile che costeggia il canale Bisatto, hanno sentito alcuni spari da arma da fuoco.
L'indagato, dopo aver ammesso le proprie responsabilità, è stato dunque accusato di uccisione di animale, un reato che prevede una pena che va da 4 mesi a 2 anni di reclusione.
In merito alla vicenda, anche l' LNDC Animal Protection ha sporto denuncia per uccisione di animale e si costituirà parte civile nel processo.
“Innanzitutto, voglio ringraziare sia le persone che hanno segnalato senza esitazioni la vicenda - commenta Piera Rosati Presidente LNDC Animal Protection - sia i Carabinieri Forestali per essere intervenuti tempestivamente e aver identificato subito il responsabile della morte del povero cane. In base all’attuale legge, però, questa persona potrebbe non scontare in alcun modo la sua colpa, anche in caso di condanna, perché le pene previste sono così esigue che alla fine non vengono quasi mai applicate.
Da tempo chiediamo una modifica al Codice Penale e oggi è finalmente in discussione in Parlamento un disegno di legge che, tra le altre cose, porterebbe la pena massima per chi uccide un animale dagli attuali 2 anni a 6 anni di reclusione. Questo consentirebbe davvero di punire adeguatamente chi compie questi gesti efferati e auspico che tale modifica arrivi presto, nonostante l’ostracismo della Lega del Ministro Salvini. Punire questi crimini in maniera efficace è fondamentale perché la violenza deve sempre essere condannata, soprattutto quando è verso le creature più indifese”.
Perse le tracce della cagnolina Laika
Dopo la vicenda di Mocky, anche un altro cane sembrerebbe essere sparito da casa: Laika. Secondo quanto raccontato da Centopercentoanimalisti, i due amici a quattro zampe stavano passeggiando insieme nella proprietà dell'agricoltore.
Due testimoni avrebbero poi notato il cacciatore tornare a casa: un lasso di tempo che desta non pochi sospetti su una possibile tragica fine anche della cagnolina.
Indetto un presidio di denuncia fuori dal Municipio del paese
"Questi criminali vanno messi alla gogna, vanno esposti alla riprovazione dell'opinione pubblica, si deve esigere per loro il massimo della pena prevista (per quanto poco sia)."
Con questi scopi Centopercentoanimalisti ha indetto un presidio di denuncia in zona, che si terrà sabato 30 marzo 2024 alle 15 davanti al Municipio di Lozzo Atestino.
Nel Trevigiano cagnolina morta dopo essere stata lanciata da un finestrino
Mocky e Laika non sono gli unici amici pelosi che negli ultimi giorni sono stati al centro della cronaca. A Ponzano Veneto, nel Trevigiano, una cagnolina è stata avvolta in un lenzuolo e lanciata dal finestrino di un'auto in corsa.
Purtroppo, la cucciola è deceduta il giorno successivo, 17 marzo 2024, per i diversi traumi subiti nonostante gli sforzi di alcuni passanti e volontari dell'Enpa per soccorrerla.