Nella Bassa Padovana

Si finge un maresciallo dei Carabinieri e tenta una truffa a un ufficio anagrafe, ma l'impiegata non ci casca

I consigli dei Carabinieri su come riconoscere le truffe tramite caller ID spoofing

Si finge un maresciallo dei Carabinieri e tenta una truffa a un ufficio anagrafe, ma l'impiegata non ci casca
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Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Padova è sempre impegnato a contrastare le truffe mediante caller ID spoofing, una tecnica che falsifica l'identità del chiamante. Di recente in provincia sono stati sventati due tentativi di raggiro, uno ai danni di una cittadina privata e uno avvenuto in un ufficio pubblico in un comune della bassa padovana.

Si finge un maresciallo dei Carabinieri e tenta una truffa a un ufficio anagrafe

Il primo episodio ha coinvolto una donna di Santa Giustina in Colle che è stata contattata alternativamente su cellulare da due numeri: uno apparentemente a una locale agenzia bancaria, dove il chiamante si è presentato come operatore, e l'altro dalla Stazione Carabinieri di Camposampiero, dove un uomo si è identificato come Maresciallo dell'Arma. Entrambi i chiamanti avevano lo scopo di convincere la donna a trasferire 10.000 euro dal suo conto corrente tramite bonifico. Fortunatamente, la donna non è caduta nella trappola: ha chiuso la chiamata e contattato direttamente i Carabinieri, che hanno sventato il tentativo di truffa e l'hanno invitata a presentare denuncia.

Queste truffe non riguardano solo i cittadini comuni. Un altro caso coinvolge un ufficio anagrafe di un comune della bassa padovana, dove un individuo si è spacciato per Maresciallo dei Carabinieri chiamando da un numero apparentemente collegato alla Stazione di Solesino. Ha cercato di ottenere dati sensibili relativi a cittadini di diverse regioni italiane. Anche in questo caso, la truffa è stata sventata grazie alla prudenza dell'impiegata, che ha verificato contattando direttamente i Carabinieri, scoprendo così il tentativo di raggiro. Probabilmente, gli autori di questi inganni cercavano di raccogliere dati per perpetrare ulteriori truffe.

Come riconoscere le truffe tramite caller ID spoofing

Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Padova avverte i cittadini sui crescenti rischi legati alle truffe mediante caller ID spoofing, una tecnica che falsifica l'identità del chiamante. Queste truffe coinvolgono la modifica del numero del chiamante per far credere alla vittima di ricevere una chiamata da istituti di credito, agenzie di assicurazioni, enti di beneficenza o addirittura forze dell'ordine, al fine di indurre la vittima a trasferire denaro, fornire dati personali o compromettere il proprio dispositivo telefonico.

Per difendersi dal caller ID spoofing, non è sempre sufficiente affidarsi ai filtri antispam sugli smartphone o al blocco dei numeri sospetti. È fondamentale, quando si ricevono chiamate che richiedono dati sensibili o denaro, chiudere la chiamata e verificare contattando direttamente i numeri ufficiali degli istituti, enti o forze dell'ordine coinvolti per accertare l'autenticità della chiamata e la presenza di eventuali problemi da risolvere.

I Carabinieri sottolineano che istituti di credito, agenzie assicurative, enti e forze dell'ordine non richiedono mai dati sensibili per ottenere denaro o informazioni. In caso di dubbio, è consigliabile contattare immediatamente il numero di emergenza 112 o rivolgersi alla stazione dei Carabinieri più vicina.

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