Elena Cecchettin, la sorella di Giulia, "persona dell'anno" per l'Espresso
Ha trasformato il dolore per la perdita della sorella in un'occasione per compiere una rivoluzione culturale
Ha perso la sorella, uccisa per mano dell'ex. E poi ha trasformato il suo dolore in qualcosa di diverso. In una sorta di motore, di energia, di coscienza collettiva, per tramutare il lutto, la tragedia, in un "cambiamento".
Elena Cecchettin, la sorella di Giulia, "persona dell'anno" per l'Espresso
Un cambiamento culturale, parlando di femminicidi, che è qualcosa di davvero urgente. E questo non lo diciamo solo per l'omicidio Cecchettin, non ci dimentichiamo mai di tutte le altre donne uccise per mano di chi, a vario titolo, avrebbe dovuto amarle.
Abbiamo, purtroppo, casi di cronaca ancora più recenti del recentissimo omicidio di Giulia. Nella Marca, infatti, solo qualche giorno fa uno stalker ha ammazzato a coltellate la donna che perseguitava, la giovane Vanessa Ballan. Insomma la scelta dell'Espresso di decretare Elena Cecchettin come persona del 2023 è decisamente adeguata.
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Si è guadagnata, dunque, la copertina della rivista, con un ritratto di Ilaria Magliocchetti Lombi.
"Le sue parole sul patriarcato e la cultura dello stupro hanno impresso a un dolore familiare la cifra della responsabilità collettiva per la lunga catena di femminicidi che hanno scandito l’anno che stiamo per lasciarci alle spalle - scrivono sul loro account Instagram - Una lucida diagnosi la sua, ribadita nel colloquio che Elena ha avuto con Susanna Turco. Sono contenta – ha detto Elena Cecchettin - che quelle parole siano state prese sul serio e che di fatto le persone abbiano iniziato ad avere voglia di realizzare quel cambiamento che già desideravano".