Tragedia in un macello: operaio muore schiacciato tra la finestra e il carrello che stava manovrando
Il corpo ormai senza vita dell'uomo, un 57enne originario di Cittadella ma residente a Tombolo, è stato trovato solo sabato mattina
Drammatico incidente sul lavoro nella notte tra venerdì e sabato a Ponte San Nicolò.
Tragedia in un macello: operaio muore schiacciato tra la finestra e il carrello che stava manovrando
Era da poco passata la mezzanotte tra venerdì e sabato scorso quando, in un macello nel Comune di Ponte San Nicolò, un uomo classe 1966 è stato vittima di un infortunio mortale sul lavoro: il cinquantasettenne è rimasto intrappolato e schiacciato con il tronco sul telaio metallico di una finestra sul quale la parte posteriore di un carrello elevatore esercitava una forza di spinta.
In sostanza il lavoratore, che in quelle ore prestava servizio da solo, è rimasto schiacciato tra la finestra e il carrello che lui stesso poco prima stava manovrando: sceso dal carrello, quest'ultimo si è mosso in autonomia, uccidendolo. La scoperta è avvenuta sabato mattina presto quando i colleghi hanno rinvenuto il corpo schiacciato dal carrello ancora acceso.
Gli accertamenti dello Spisal
Intorno alle 5 del mattino è stato allertato lo SPISAL dell'Ulss6 Euganea che, con tre tecnici della prevenzione, si è immediatamente recato sul luogo per gli accertamenti del caso.
"Questo tipo di infortunio coinvolge sia i trasporti che la movimentazione merci - spiega la dottoressa Rosana Bizzotto, direttore dello SPISAL dell'Ulss 6 - in un contesto particolare: questo infatti era un lavoratore cosiddetto "somministrato" cioè non dipendente ma fornito da un'agenzia interinale".
Originario di Cittadella e residente a Tombolo
L'uomo, nato a Cittadella e residente a Tombolo, è stato purtroppo protagonista del secondo decesso accaduto sul territorio euganeo nel corso del 2023 a causa di un infortunio sul lavoro.
"Nonostante i numerosi controlli fatti dallo SPISAL (quasi 2000 dall'inizio dell'anno) e l'impegno profuso per accrescere la cultura della sicurezza e la capacità di autotutela, eventi mortali e gravi purtroppo accadono ancora. Queste morti - sottolinea la dott.ssa Bizzotto - rappresentano una sconfitta per tutti; è necessario che i Servizi di Prevenzione, Igiene e Sicurezza nei luoghi di Lavoro intensifichino la collaborazione con le parti sociali, la Regione e le Amministrazioni pubbliche per concertare azioni comuni ed efficaci affinchè di lavoro non si muoia più".