Primo caso di West Nile a Villafranca Padovana
Si tratta di un giovane appena rientrato dal Brasile...
La Direzione Prevenzione della Regione Veneto comunica che il primo caso umano di West Nile (WNF) per questa stagione è stato confermato giovedì 27 luglio 2023, dal laboratorio di Padova, in una persona residente in Veneto. In genere quando il primo caso umano si verifica in questo periodo (fine luglio) non ci si attende una stagione di alta circolazione con molti casi nell’uomo: l’anno scorso infatti, il primo caso si era verificato già ad inizio giugno.
Primo caso di West Nile a Villafranca Padovana
Da diversi anni il virus di West Nile circola ogni estate nel territorio della Regione Veneto e di altre regioni del nord Italia. West Nile è un virus che viene trasmesso dalle zanzare e che non si trasmette da persona a persona. L’infezione è spesso asintomatica: in una persona su cinque ci possono essere manifestazioni come febbre, mal di testa, dolori articolari, eritemi cutanei e, raramente (1 caso su 150) possono verificarsi quadri severi, con il coinvolgimento del sistema nervoso (ad esempio meningite ed encefalite).
La situazione ambientale e climatica della scorsa estate 2022 aveva determinato un contesto molto favorevole alla circolazione di questo virus e si sono verificati moltissimi casi di infezione e purtroppo anche dei decessi.
Nelle ultime settimane si sono verificate, come atteso, le prime positività del Virus nelle zanzare. La Regione Veneto, in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie e con tutti i Dipartimenti di Prevenzione delle ULSS stanno mantenendo un’attenta sorveglianza sul territorio, al fine di permettere interventi tempestivi ai primi segnali di circolazione virale.
Poiché il virus continua a circolare ogni estate nella nostra regione è molto importante che tutti adottino le misure opportune per prevenire l’infezione umana e per evitare la diffusione e la crescita delle zanzare
La Regione del Veneto da molti anni è dotata di un Piano Regionale di lotta alla diffusione dei virus trasmessi dalle zanzare che prevede la collaborazione dei Comuni, delle Prefetture, dei Consorzi di Bonifica, dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie e delle Aziende ULSS.
La sorveglianza si basa sul monitoraggio delle infezioni nell’uomo e negli animali (equini ed uccelli) e nella ricerca di questo virus nelle zanzare che vengono catturate con apposite trappole distribuite sul territorio regionale. La sorveglianza ha lo scopo di verificare la presenza di virus nelle zanzare che possono essere trasmessi all'uomo.
Ogni anno i Comuni, in collaborazione con le ULSS, attuano specifici programmi di lotta alle zanzare soprattutto con interventi di rimozione delle larve e di manutenzione delle aree a maggior rischio di proliferazione di zanzare. Viene monitorata dalle Aziende Ulss l’adesione dei Comuni ai Piani di disinfestazione e i Comuni che non attuano le misure previste vengono segnalati ai Prefetti dell’area di competenza.
Per la stagione in corso sono state ulteriormente rafforzate le misure di sorveglianza, secondo le indicazioni previste dalla DGR 389 del 7 aprile 2023, in particolare monitorando con attenzione l’efficacia degli interventi di controllo delle zanzare sul territorio garantiti dai Comuni ed eseguendo sopralluoghi tempestivi nelle aree di possibile circolazione virale.
Come evitare la proliferazione delle zanzare:
- non abbandonare oggetti e contenitori di qualsiasi natura e dimensioni nei quali possa raccogliersi l’acqua piovana come barattoli, bidoni, bacinelle, annaffiatoi copertoni, etc.
- svuotare giornalmente qualsiasi contenitore di uso comune con presenza di acqua e, ove possibile, capovolgerli;
- coprire ermeticamente (anche attraverso reti a maglie strette) i contenitori d’acqua inamovibili (bidoni, cisterne),
- effettuare periodicamente interventi larvicidi in tombini, caditoie, fossi, con idonei prodotti e con ripetizioni periodica dei trattamenti (ogni 3-4 settimane o prima se specificato dalla scheda tecnica del prodotto).
Evitare le punture di zanzare per evitare di contrarre il virus:
- all’aperto, in particolare durante le ore notturne, indossare indumenti di colore chiaro, leggeri, il più possibile coprenti (maniche lunghe e pantaloni lunghi);
- utilizzare repellenti da applicare direttamente sulla pelle, ripetendo il trattamento con frequenza adeguata, seguendo le indicazioni riportate sulla confezione. I prodotti repellenti non devono essere applicati sulle mucose (labbra, bocca), sugli occhi, sulla cute abrasa, mentre possono essere invece utilizzati sui vestiti per aumentarne l’effetto protettivo.
- applicazione a porte e finestre di zanzariere a maglie strette, oltre all’utilizzo di dispositivi elettro emanatori di insetticidi liquidi o a piastrine.
In questo caso, rivelano dagli enti preposti, di un giovane turista di ritorno dal Brasile. Dopo una settimana dal rientro in Italia, ha accusato febbre, malessere generale e forti dolori articolari. Le sue condizioni sono in netto miglioramento, con prossime dimissioni dopo circa una settimana di ricovero.
In via precauzionale il Dipartimento di Prevenzione della Ulss 6 Euganea, d'intesa con il Comune di Villafranca Padovana dove risiede l'uomo, ha disposto la disinfestazione straordinaria, a partire da oggi e per tre giorni, nel raggio di duecento metri dal domicilio del giovane. La prossima settimana l'Ulss provvederà a verificare l'efficacia del trattamento effettuato.
Per la Regione è tutto sotto controllo, ma cresce la paura
La situazione per le autorità venete è sotto controllo. Ma nella vicina Lombardia cresce la preoccupazione e la febbre del Nilo torna a far paura. Nel corso delle ultime ore, infatti, si contano tre casi nel Mantovano e nel Cremonese.
Un caso è emerso a Casalmaggiore: un uomo infatti è stato sottoposto alle analisi del sangue prima di una donazione ed è risultato come avesse contratto il virus, sebbene senza alcun sintomo. L'altro caso in provincia di Cremona vede invece un decesso.
Si tratta di un uomo di 70 anni di Casteldidone che aveva diverse patologie pregresse. Ricoverato in ospedale con sintomi sospetti, è stato sottoposto ad esami che hanno dato riscontro positivo. Le sue condizioni però si sono aggravate ed è sopraggiunto il decesso.