Massimo Zen, sparò ad un ladro e lo uccise: dovrà scontare 9 anni e 6 mesi in carcere
La comunità di Cittadella, dove vive, è insorta per una condanna ingiusta. Anche il sindaco Luca Pierobon è con lui
Avviata una petizione per accedere i riflettori sulla sua vicenda: in poche ore raccolte quasi 600 firme
Massimo Zen, sparò ad un ladro e lo uccise: dovrà scontare 9 anni e 6 mesi in carcere
E' arrivata la condanna: Massimo Zen, la guardia giurata 52enne che nell'aprile del 2017 uccise con un colpo di pistola un giostraio che aveva passato la notte a far saltare i bancomat dell'Alta Padovana con alcuni complici a bordo di una macchina rubata, dovrà passare ben 9 anni e 6 mesi in carcere. La decisione della Cassazione alla fine ha confermato la pena.
In queste ore Zen aspetta in casa che i carabinieri lo portino in carcere, amareggiato per aver ricevuto sostegno solo a parole perchè in questi anni,chi aveva promesso di sostenerlo, è sparito lasciandolo solo e senza un lavoro. Ma c'è un'intera comunità che adesso si è messa al lavoro per riaccendere i riflettori su una "condanna ingiusta", su leggi che tutelano i malviventi più degli "onesti cittadini", per non parlare degli uomini in divisa.
La petizione: "giustizia per Massimo Zen"
Da poco più di 13 ore su "change.org" è partita una raccolta di firme, che ha ricevuto il sostegno anche dal sindaco di Cittadella Luca Pierobon. Ai suoi concittadina non va proprio giù che il 52enne sia condannato per "aver sparato nel 2017 ad un delinquente che fuggiva dopo una rapina ad un bancomat". Sono quasi 600 le firme, ma il numero continua a crescere: l'obiettivo è arrivare a 1000.
"Perché Massimo oltre a essere un amico è un ex collega di mio marito. Stava facendo il suo lavoro, e per questo la legge italiana lo punisce. Deve esserci giustizia vera, i delinquenti in carcere non persone come Massimo!"
e ancora, l'amara considerazione che in Italia si tutelano poco le "vittime" dei malvienti:
"Perché sono stanca che in Italia, la meglio la abbia sempre il delinquente"
L'indignazione per una condanna "ingiusta" non si ferma e come uno tsunami si allarga. Lo stesso Zen ammette che di fronte alla difficoltà affrontate, adesso si girerebbe dall'altra parte.
"Ritengo doveroso che chiunque faccia il proprio lavoro,cercando in situazioni di pericolo di difendere la propria vita,debba solo avere giusta GIUSTIZIA e cioè non essere giudicato da falsi burocrati che vedono solo cose che non sono!!!! MASSIMO LIBERO....."
"È ora che chi delinque , non possa farla franca con la scusa dell'eccesso di legittima difesa, come in questo caso. Se lavori onestamente non rischi di rimanere impallinato , mentre tenti di investire un uomo in divisa."