Padova, giro di vite sul lavoro nero. Nel mirino rider e una fabbrica gestita da cinesi
Lo scopo è quello di scongiurare lo sfruttamento dei lavoratori a discapito delle fasce più deboli, come giovani senza esperienza o stranieri non qualificati.
Diverse operazioni dei carabinieri di Padova si sono concretizzate negli ultimi giorni con l'obiettivo di contrastare la piaga del lavoro nero in tutta la provincia.
Sanzioni per 70.000 euro a una cittadina cinese
Il 23 marzo i carabinieri della Stazione di Tombolo e del NIL di Padova, impegnati nel contrastare il lavoro nero per fare emergere e sanare le irregolarità in ambito lavorativo hanno sottoposto a controllo un laboratorio tessile dell’Alta Padovana gestito da una cittadina cinese. Le irregolarità riscontrate circa le retribuzioni stipendiali dei dipendenti non tracciate e le violazioni circa le normative sulla sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro sono costate alla titolare dell’azienda sanzioni penali e amministrative pari a 70.000 euro.
Stretta sui rider
Nella serata del 24.03.2023 i Carabinieri della Stazione di Padova Prato della Valle, del Nucleo Ispettorato del Lavoro, unitamente alla Polizia Locale, hanno effettuato un’operazione congiunta finalizzata al controllo dei “riders” ovvero dei fattorini che a bordo di biciclette effettuano le consegne a domicilio dei piatti ordinati attraverso le piattaforme on-line per conto di ristoranti pizzerie e fast food. Lo scopo è quello di scongiurare lo sfruttamento dei lavoratori a discapito delle fasce più deboli, come giovani senza esperienza o stranieri non qualificati. Oltre 20 le persone controllate. Al momento nessuna irregolarità è stata riscontrata. I controlli proseguiranno nelle prossimi giorni.