Covid, Crisanti:" Come tutto è cominciato". Ecco i messaggi dell'inizio della Pandemia in Veneto
Il senatore del PD ha pubblicato la chat con i suoi collaboratori quando era stato individuato il primo caso di Covid a Schiavonia
Il 21 febbraio ormai è una data simbolo che Luca Zaia ha voluto dedicare agli operatori sanitari, sempre in prima linea durante l'emergenza
Covid, Crisanti:" Come tutto è cominciato". Ecco i messaggi dell'inizio della Pandemia in Veneto
"Oggi, 21 febbraio, a tre anni esatti da quella notte, ho deciso di condividere questa chat scambiata con i miei collaboratori del laboratorio di microbiologia dell’Università di Padova. Questa è una testimonianza dell’instancabile lavoro, della creatività e della dedizione di tutti coloro grazie ai quali lo studio di Vo’ è stato possibile: ricercatori, tecnici di laboratorio, studenti e personale tecnico. Un’abnegazione alla ricerca e al bene comune che ha cambiato la storia e che merita pubblico riconoscimento.
A queste persone va il mio personale e incondizionato ringraziamento."
Andrea Crisanti, che ora ha lasciato l'Università di Padova ed è entrato nelle fila dei senatori del PD, ha pubblicato su facebook i messaggi che si era scambiato con i suoi collaboratori durante le prime concitate fasi del contagio. Quando le notizie dalla Cina non erano rassicuranti ed è stato indentificato il primo caso a Schiavonia.
Zaia: un ricordo per i morti, ma un ringraziamento agli operatori sanitari
Gli fa eco il governatore del Veneto Luca Zaia, in questo caso nessuna "frecciatina" reciproca sulla questione dei tamponi, solo un sentimento di ringraziamento per quanti sono stati in prima fila durante i terribili anni della pandemia.
“Sono trascorsi tre anni dall’inizio del contagio da Coronavirus nella nostra regione, un’esperienza che non è ancora del tutto conclusa e che ha segnato profondamente le nostre vite e la nostra comunità. Concentrati sulla ripartenza ci siamo ributtati in una vita che, nonostante la necessità di alcuni accorgimenti, è tornata normale ma solo tra alcuni anni si potrà valutare un periodo storico concluso e definito. Avremo modo di capire quale esperienza abbiamo attraversato realmente e comprenderemo quale sia stata la forza della nostra gente, la solidità del nostro tessuto sociale, l’importanza di quella tradizione di solidarietà e lavoro che caratterizza il nostro territorio”.
Una normalità che ci siamo conquistati, secondo Zaia, anche grazie a quanti lavorano nella sanità: il 21 gennaio è dedicato a loro.
“Oggi celebriamo la Giornata dedicata agli operatori sanitari, ispirata dall’impegno eroico che hanno sostenuto nei giorni più duri della pandemia pagando anche con la vita di molti colleghi l’esposizione al contagio. Nel rispetto di questo grande lavoro svolto, e di quello che viene assicurato ogni giorno, dobbiamo impedire che la considerazione e l’ammirazione dovute si esauriscano in una giornata commemorativa. Sarebbe bene, quindi, che si mettessero in campo tutte le possibili iniziative e tutti quei provvedimenti necessari in grado di consentire al nostro sistema sanitario di avere più medici e meglio retribuiti. Questa deve essere la base di una ripresa perché non va dimenticato che sanità fa rima con civiltà”.