Omicidio di San Martino di Lupari, fermata la figlia: chi è Diletta Miatello l'ex vigilessa 51enne
Dopo aver lasciato il lavoro ha attraversato un momento difficile. Si parla anche di una probabile depressione: sembra che in passato abbia anche tentato il suicidio
L'omicidio di ieri ha travolto la comunità di San Martino di Lupari. E, più in generale, tutta l'Italia. Per l'efferatezza con cui è stato commesso, perché ormai è chiaro che si tratti di omicidio: la donna uccisa, Maria Angela, 84 anni, è stata colpita più volte, massacrata. Il marito, invece, è stato ridotto in fin di vita. C'è anche un altro dettaglio, però, che ha lasciato tutti senza parole. E' l'ipotesi che a commettere tale gesto sia stata una delle figlie. Ma chi è Diletta Miatello?
Omicidio di San Martino di Lupari, fermata la figlia: chi è Diletta Miatello l'ex vigilessa 51enne
Diletta Miatello, 51 anni, che al momento del ritrovamento del cadavere, era letteralmente sparita. Svanita nel nulla, e ritrovata ore dopo nel Vicentino. Ma chi è Diletta, la donna che ieri sera è stata fermata dai Carabinieri come disposto dal sostituto procuratore di Padova. L'accusa, come detto, è pesantissima: omicidio e tentato omicidio.
Del padre e della madre. Una vita complicata, quella di Diletta, soprattutto negli ultimi anni, da quando ha lasciato il lavoro come vigilessa. Si parla di una depressione, del forte dimagrimento, e anche di un tentato suicidio. Il figlio, poi, che cresce con l'ex marito. Insomma gioie ma anche fallimenti.
La mamma, Maria Angela, invece, era un'insegnante delle scuole elementari. Il papà in fini di vita ha lavorato come rappresentante. L'infanzia per Diletta e per la sorella Chiara, sembra essere però passata senza evidenti zone d'ombra. Poi, per lei, sono arrivati gli studi all'istituto alberghiero di Castelfranco, il diploma, il concorso (vinto) per entrare nella Polizia locale, il suo primo incarico ad Asolo. E nel frattempo i genitori che vanno in pensione, si trasferiscono a San Martino, la sorella si sposta a Cittadella. Lì ad Asolo, poi, conosce il marito, agente della locale. Insomma, tutto nella norma, come tante altre famiglie.
Nel 2009 aveva deciso di rinunciare all'incarico per stare con il figlio appena nato, e per occuparsi di una separazione. Ma i primi segnali di un presunto cedimento emotivo, secondo quanto confermato da alcune persone che la conoscevano bene, sarebbero già stati evidenti in questa fase. Con il bimbo ancora piccolo, la donna si separa dal marito. Nel 2009 si appassiona alla politica locale e si candida alle Comunali di Bassano. L'anno successivo il suo nome è tra le fila della Liga Veneto Autonomo alle regionali con scarsi risultati.
La donna dunque decide di trasferirsi a Felette facendo qualche lavoretto saltuario. Nel 2013, si iscrive a Psicologia, nel 2016 prende il diploma di laurea magistrale. Da poco prima dell'inizio della pandemia si era spostata nella piccola porzione di bifamiliare vicina alla casa della mamma e del papà. Le discussioni, come ricostruito, sembra fossero piuttosto frequenti. Al centro delle liti anche questioni legate ai soldi.
I genitori, infatti, erano molto preoccupati per lei e per il figlio. Quando la sorella ha scoperto il cadavere della mamma e il corpo del papà in gravissime condizioni, ieri, lei era già scappata a bordo della sua Fiat Panda rossa. Si è diretta, come detto, nel Vicentino. Ha preso una stanza in un albergo a Romano d'Ezzelino. E sembrava tranquilla. Aveva delle borse con sé. Ha chiesto all'albergatore di potersi fermare lì per due notti. Poi non è trascorso molto tempo prima che arrivassero i Carabinieri.