Azienda ospedaliera

Padova, primo trapianto di rene in Italia su paziente immunizzata

L'orgoglio del Governatore Zaia: "Complimenti all'equipe, un'eccellenza chirurgica e di ricerca"

Padova, primo trapianto di rene in Italia su paziente immunizzata
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A Padova primo trapianto di rene in Italia su paziente immunizzata.

Padova, primo trapianto di rene in Italia su paziente immunizzata

Giuseppe Dal Ben, Direttore Generale dell’Azienda Ospedale-Università, il Direttore del CNT - Centro Nazionale Trapianti, dott. Massimo Cardillo, e la dott.ssa Tullia Maria De Feo, Direttore del NIT - Nord Italia Trasplant, il Prof. Paolo Rigotti, Direttore del Centro Trapianti di Rene e Pancreas, con la Prof.ssa Lucrezia Furian, hanno illustrato stamattina, mercoledì 14 dicembre 2022, le innovazioni farmacologiche che sono state adottate per distruggere gli anticorpi contro gli antigeni estranei presenti in una paziente in cura a Padova e consentirle così un nuovo trapianto di rene.

E' intervenuta come testimonial la ricevente trapiantata: una donna di 43 anni che ha ricevuto il nuovo rene il 1° novembre presso l’Unità Operativa Complessa Chirurgia dei Trapianti di Rene e Pancreas. Il nuovo farmaco (IMLIFIDASE) non ancora in commercio ha ottenuto il parere favorevole del Comitato etico dell’Azienda Ospedale Università Padova per uso compassionevole ed è stato utilizzato per la prima volta in Italia e solo in 8 altri casi in Europa.

Il trapianto ha avuto successo grazie alla sinergia tra èquipe chirurgica, anestesiologica ed infermieristica della Unità Operativa Complessa Chirurgia Trapianti Rene e Pancreas e alla collaborazione di Unità Operativa Semplice Dipartimentale Immunologia Trapianti, l’Unità Operativa Complessa Immunotrasfusionale e l’Unità Operativa Semplice Dipartimentale Patologia del Trapianto di cuore e Medicina Rigenerativa dell’Azienda Ospedale Università di Padova e il Centro Regionale Trapianti diretto dal dott. Giuseppe Feltrin.

Le congratulazioni di Zaia

“Per la prima volta in Italia e l’ottava in Europa è stato possibile trapiantare un rene superando la presenza di anticorpi contro gli antigeni del donatore. Un risultato che conferma la sanità del Veneto ai vertici della chirurgia e della ricerca scientifica, a livello internazionale. I miei complimenti vanno all’azienda Ospedale Università di Padova, dove è avvenuto nei giorni scorsi il trapianto, al Professor Paolo Rigotti e al suo staff ed al direttore generale, Giuseppe Dal Ben, oltre al centro nazionale trapianti”, dichiara il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.

“Non si tratta di un’eccellenza fine a sé stessa. La sanità padovana è particolarmente prolifica anche per numeri, attirando numerosi pazienti anche da fuori regione, specie per i trapianti. Proprio quest’anno abbiamo potuto festeggiare il traguardo dei 3mila trapianti di rene realizzati a Padova. Il Veneto nel 2021 si è classificato primo in Italia per numero di trapianti da donatore vivente, con 74 atti operatori, oltre a guidare anche la classifica nazionale dei trapianti di pancreas, con 20 pazienti trapiantati; fra le prime posizioni anche in tutti gli altri ambiti chirurgici”, aggiunge il governatore.

“È davvero un orgoglio poter dare nuova vita, grazie ai donatori e allo sforzo dei sanitari, a chi soffre: grazie a quest’ultima operazione, ad esempio, la donna che ha ricevuto l’organo non solo non avrà più bisogno di dialisi, ma potrà tornare ad una vita normale”, termina il presidente Zaia.

Il commento di Elisa Venturini (FI)

Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia in consiglio Regionale ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“La sanità Veneta conferma di essere una assoluta eccellenza in campo medico non solo a livello nazionale ma anche Europeo. L’equipe del professor Paolo Rigotti dell’Azienda Ospedale- Università di Padova, a cui vanno i miei più vivi complimenti, ha eseguito per la prima volta in Italia un trapianto di rene superando la presenza di anticorpi contro gli antigeni del donatore. Si tratta di un successo straordinario che ha solo sette precedenti in Europa e che dimostra una volta di più come la sanità del Veneto ai vertici della chirurgia e della ricerca scientifica, a livello internazionale. Il nostro sistema ospedaliero è ai vertici per numero di trapianti eseguiti, attrae moltissimi pazienti dalle altre regioni (circa un terzo dei pazienti ricoverati arriva da fuori Veneto) e può contare su straordinarie professionalità.  Sappiamo che tutto è migliorabile ma al tempo stesso credo sia giusto sottolineare quando un importante lavoro sanitario permette di salvare vite, come è accaduto in questo caso”.

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