Camorra, dimorava nel padovano uno degli arrestati coinvolti nel blitz contro il clan Mazzarella
Si tratta di un 45enne (originario di Nola) che operava fra le province di Vicenza e di Padova (dove aveva trovato alloggio presso un B&B nella zona di Vo’ Euganeo).
Dimorava da settimane nel padovano uno degli oltre venti arrestati coinvolti nel Blitz anticamorra della Polizia.
Camorra, dimorava nel padovano uno degli arrestati coinvolti nel blitz contro il clan Mazzarella
Sono stati gli agenti della Catturandi della Squadra Mobile di Padova a procedere all’arresto di uno degli oltre venti indagati ritenuti affiliati al clan camorristico Mazzarella per i quali il gip di Napoli su richiesta della Dda partenopea ha disposto ieri, lunedì 5 dicembre 2022, la custodia cautelare in carcere.
Venticinque soggetti, fra cui anche elementi di spicco e gregari del clan rivale della cosiddetta Alleanza di Secondigliano, operante nelle zone di Forcella e Maddalena nella citta' di Napoli, autori di numerosi episodi estorsivi e di detenzione e porto di arma da sparo.
Dopo aver ricevuto alcune indicazioni dai colleghi partenopei circa la possibile presenza del 45enne (originario di Nola) fra le province di Vicenza (ove avrebbe svolto l'attività lavorativa all'interno di cantieri edili) e di Padova (ove presumibilmente aveva invece trovato alloggio presso un B&B nella zona di Vo’ Euganeo), i poliziotti della Catturandi della Squadra Mobile patavina hanno avviato da subito le ricerche, e pur a fronte dell’assenza di dati certi circa l’effettiva presenza del catturando in qualcuna delle strutture ricettive del territorio, lo hanno in ultimo rintracciato nel territorio di Vo’.
Lì i poliziotti si sono portati sin dall’alba di ieri, e nel corso della mattinata, una volta individuato un mezzo riconducibile alla ditta presso la quale si sapeva che il soggetto svolgeva attività (in provincia di Vicenza), parcheggiato nei pressi di un bar, riuscivano a rintracciare il soggetto proprio all’interno dell’esercizio pubblico, intento a fare colazione ed ancora ignaro dell’operazione di Polizia che in quelle ore era stata già avviata a Napoli nei confronti dei suoi sodali. Una volta catturato è stato ristretto presso la Casa Circondariale di Padova.
Il clan imponeva il pizzo agli ambulanti del noto mercato della zona chiamato appunto della Maddalena, costretti a pagare settimanalmente una quota variabile tra cento e duecento euro oppure ad acquistare merce. E chi non pagava veniva picchiato anche pubblicamente. Documentate dalla Polizia un serie di stese (raid) con colpi d'arma da fuoco sparati all'impazzata tra le vie del quartiere napoletano, messe a segno per affermare il proprio predominio nell'ambito di fibrillazioni con clan rivali. A fronte di duecento bancarelle sottoposte al pizzo presenti nel notissimo mercato della Maddalena solo un commerciante (straniero) ha denunciato