Omicidio di Abano Terme, il racconto dei famigliari e quel rapporto "tormentato" con la fidanzata
La ricostruzione della ragazza non convince gli inquirenti. Sono ancora troppi gli elementi poco chiari...
Di certo, al momento, c'è solo un aspetto. Il 30enne Mattia Caruso è morto dopo una serie di coltellate, alcune delle quali, purtroppo fatali. Il resto è ancora totalmente avvolto nel mistero e le prime versioni raccolte, soprattutto quella rilasciata dalla fidanzata, non convince gli inquirenti. Per i famigliari della vittima, da quando aveva iniziato a frequentare la giovane, Mattia non era più lo stesso...
Omicidio di Abano Terme, il racconto dei famigliari e quel rapporto "tormentato" con la fidanzata
Sapeva farsi voler bene da tutti, Mattia Caruso, il 30enne ammazzato a coltellate domenica notte nel parcheggio di un locale notturno ad Abano Terme. Ed è proprio per questo motivo che i famigliari non si spiegano l'aggressione fatale subita. Anche se, come raccontato dalla sorella Melinda al Corriere, a diversi giorni dall'omicidio, iniziano a farsi strada alcuni dubbi, alimentati da elementi fino a prima della tragedia ignorati.
Il fratello, infatti, da quando aveva iniziato a frequentare la fidanzata Valentina, era cambiato. Non era più lo stesso e si era allontanato dalla famiglia. Lui che era così "attaccato" alla sua Albisegnago, luogo in cui è nato e cresciuto, da quando aveva iniziato a frequentare Valentina, conosciuta ai banchi dei mercati ambulanti, condividendo lo stesso lavoro, aveva letteralmente perso la testa. Era follemente innamorato, questo raccontano i famigliari, di quella ragazza un po' complicata e aveva perso la serenità. Il rapporto tra i due sembra fosse un po' conflittuale, si lasciavano e si rimettevano insieme frequentemente, ma lui era sempre pronto a correre per lei.
E lei, in questo momento, è sicuramente l'elemento centrale delle indagini. Perché al momento dell'aggressione, secondo quanto emerge, lei c'era. Era lì con lui in quel locale, i "Laghi di Sant'Antonio", domenica sera e c'era anche dopo le 22.30, quando Mattia si sarebbe messo a discutere con una persona. Cosa sia successo dopo quella presunta lite, è tutto da definire e da chiarire.
Cosa è successo domenica
Mattia, 31 anni a ottobre, è stato ritrovato in via Colli Euganei, ad Abano Terme, agonizzante in una pozza di sangue nella sua automobile. Questo lo scenario che si sono trovati di fronte i soccorritori. L'uomo, come detto, aveva trascorso la serata con la fidanzata in un locale. Ma una volta fuori dalla discoteca, i due si sarebbero diretti verso l'auto.
Una volta nella vettura Mattia avrebbe detto alla fidanzata di avere una questione in sospeso da risolvere. Sarebbe andato da una persona e lì, secondo quanto raccontato, si sarebbe innescata la violenta lite. Lite finita in tragedia. Diversi colpi di fendente trovati sul cadavere del 30enne, che però sarebbe risalito in auto dopo le coltellate per tentare di allontanarsi. Ma a causa delle ferite troppo gravi, dopo un po' si sarebbe fermato a bordo strada agonizzante.
Solo a questo punto la fidanzata avrebbe chiamato i soccorsi. Ma Mattia, dopo il trasporto all'ospedale di Padova è morto. Inutile dire che di certo l'autopsia disposta dalla Procura potrà fornire elementi importanti nell'ambito delle indagini sull'omicidio. Ma anche le testimonianze raccolte dagli inquirenti potranno ricostruire il quadro della vicenda che al momento è avvolta nel mistero.