Guardia di Finanza

Pizzeria d'asporto impiegava due lavoratori in nero: ora rischia una multa da 216mila euro

Negli ultimi due mesi, i militari del Comando Provinciale di Padova hanno intensificato gli ordinari controlli di polizia economico-finanziaria volti a riscontrare l’osservanza delle norme in materia di tutela del lavoro...

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La Compagnia di Cittadella, nello svolgimento di autonome attività info-investigative, ha avviato un’analisi di contesto in ordine alla presenza nell’alta padovana di attività economiche, prevalentemente operanti, per conto di imprese committenti, nel settore manifatturiero. Ma non solo...

Pizzeria d'asporto impiegava due lavoratori in nero: ora rischia una multa da 216mila euro

Alla preliminare indagine informativa è seguita una fase esecutiva, con l’avvio di mirate attività ispettive, svolte anche congiuntamente a personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Padova, che hanno consentito di individuare l’impiego di 18 lavoratori senza la preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro.

Su segnalazione della stessa Compagnia, l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Padova ha adottato 5 provvedimenti di sospensione dell’attività, ai sensi della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, in ragione dell’impiego di personale non risultante dalla documentazione obbligatoria in misura pari o superiore al 10% del totale dei lavoratori presenti sui vari luoghi controllati.

Sotto il profilo fiscale, inoltre, sono stati constatati omessi versamenti dell’imposta sul valore aggiunto, per un importo complessivo di oltre 1 milione di euro. I Finanzieri del Gruppo di Padova, invece, nell’ambito di un servizio di controllo economico del territorio, hanno effettuato un accesso presso un locale commerciale della provincia di Padova, ove veniva esercitata l’attività di pizzeria d’asporto, accertando l’impiego in nero di 2 lavoratori.

Anche in questa circostanza il numero delle persone intente a lavorare superava il 10% della forza lavoro totale presente all’atto dell’intervento e per tale ragione, su proposta del Reparto operante, l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Padova ha adottato la sospensione dell’attività imprenditoriale.

Tale provvedimento subordina la riapertura dell’attività economica al pagamento delle sanzioni amministrative, che vanno da un minimo di 36 mila euro fino a un massimo di 216 mila euro, e alla regolarizzazione delle violazioni accertate.

Le attività descritte testimoniano la costante azione della Guardia di Finanza e degli Enti preposti alla vigilanza nel contrastare il lavoro nero e/o irregolare, con l’obiettivo di arginare ogni forma di abuso nell’economia, a tutela degli imprenditori, dei professionisti e dei lavoratori che operano nel rispetto delle leggi.

 

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