Crisi Valvitalia Due Carrare, l'azienda conferma la scelta unilaterale di trasferimento
Si è tenuto ieri l'incontro di aggiornamento voluto dall'assessore Donazzan. La Regione coinvolgerà ora il Mise.
Ieri incontro di aggiornamento relativo alle difficoltà che sta attraversando l’azienda Valvitalia con particolare riguardo al sito produttivo di Due Carrare (PD).
Crisi Valvitalia Due Carrare, l'azienda conferma la scelta unilaterale di trasferimento
Si è tenuto nella giornata di ieri, martedì 8 marzo 2022, convocato dall’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan e gestito dal dirigente dell’Unità di Crisi Aziendali regionale Mattia Losego con il supporto della Direzione Lavoro, un incontro di aggiornamento relativo alle difficoltà che sta attraversando l’azienda Valvitalia con particolare riguardo al sito produttivo di Due Carrare (PD) che attualmente occupa circa 100 lavoratori diretti.
All’incontro hanno partecipato la rappresentanza aziendale, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali FIOM CGIL di Padova e FIM CISL di Padova, il sindaco di Due Carrare Davide Moro e la consigliera regionale Elisa Venturini. Nell’incontro odierno l’azienda ha confermato la volontà di trasferimento delle produzioni presso il sito di Rivanazzano Terme in provincia di Pavia, dichiarando di non essere neanche disponibile a valutare l’attivazione degli ammortizzatori sociali al fine di rendere meno traumatici per il territorio e i lavoratori gli effetti negativi della scelta aziendale.
L’eventuale utilizzo degli ammortizzatori sociali avrebbe tutelato i lavoratori nella fase di ricerca di una nuova occupazione sul territorio e agevolato l’individuazione di un possibile subentro industriale nel sito con valorizzazione delle maestranze.
Nel prendere atto della scelta aziendale con sconcerto, la Regione del Veneto si è resa comunque disponibile a riaprire il confronto su eventuale richiesta delle parti e ha comunicato che informerà il Ministero dello Sviluppo Economico in merito alla situazione di difficoltà del gruppo Valvitalia, peraltro partecipato da Cassa Depositi e Prestiti, affinché vengano valutate, anche in quella sede, soluzioni con il minor impatto possibile per il territorio.