Padova, la visita ufficiale di Zaia al Vimm: "Ricerca, innovazione e intelligenza artificiale dogmi della società del futuro"
Nel 2021 la Fondazione ha celebrato il suo venticinquesimo anniversario. Presente anche l'assessore Marcato.
Padova, visita ufficiale del presidente Zaia al VIMM.
Padova, la visita ufficiale di Zaia al Vimm
“Ricerca, innovazione e intelligenza artificiale sono dei dogmi per la società e l’economia del futuro. I grandi progetti trovano sempre il modo di decollare e il Vimm ne è una dimostrazione plastica. È una delle prove eccellenti che il Veneto è un territorio che fa ricerca e innovazione. I risultati si vedono. Qui si realizzano gli organoidi, nei laboratori nascono cuori, intestini, e altri organi in miniatura, si lavora con le cellule staminali, si fanno studi contro il tumore, le malattie neurodegenerative e molto altro ancora. Questa non è fantascienza è sanità, attività che ha una ricaduta clinica. A noi interessa quello, il benessere del paziente”.
Sono parole del Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che oggi, martedì 22 febbraio 2022, a Padova, si è recato in visita ufficiale alla sede della Fondazione per la Ricerca Biomedica Avanzata VIMM (Istituto Veneto di Medicina Molecolare), che nel 2021 ha celebrato il suo venticinquesimo anniversario.
Il Governatore è stato accolto da Presidente della Fondazione, Francesco Pagano, e dalla Vicepresidente Giustina Mistrello Destro. Quest’ultima ha consegnato al Presidente l’albero della ricerca, simbolo dei 25 anni raggiunti dall’istituto di ricerca. Tra le varie autorità era presente anche l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, il padovano Roberto Marcato.
Nel corso della mattinata, accompagnato dal direttore Scientifico, Gianpietro Semenzato, il Presidente Zaia ha visitato i laboratori conoscendo i professionisti che vi lavorano e il team di ricerca. Quest’ultimo è composto da 200 membri provenienti da tutto il mondo suddivisi in 20 gruppi a presidio di 5 aree di competenza.
“La Regione è stata sempre pronta a fare la sua parte a sostegno di quei progetti la cui ricaduta va a beneficio dei pazienti – sottolinea Zaia -. Ma la vera sfida è per tutto il Paese che deve decidere di investire molto di più in ricerca. Lo dimostrano altri paesi che sono più innovativi perché dalla ricerca clinica vedono nascere numerose startup, progetti di nuove attrezzature, piuttosto che nuove conquiste nel settore biomedicale e nella farmaceutica. È fondamentale, quindi, capire che dalla ricerca parte un sistema virtuoso che va ben oltre l’aspetto strettamente clinico”.