Verso le Regionali, Lorenzoni: "Io non mollo"
Il candidato presidente del Partito Democratico sgombra il campo dalle voci di un passo indietro
La campagna elettorale comincia: ecco le prime schermaglie tra Zaia e il suo rivale.
Lorenzoni: "Nessuna intenzione di abdicare"
"Zaia e i suoi stiano tranquilli: nessuno abdica. La mia battuta sul professor Crisanti era, evidentemente, un modo per rilevare, ancora una volta, quanto il suo lavoro, contrariamente a quello che oggi dice il presidente della Regione, sia stato e sarà determinante per il Veneto", così Arturo Lorenzoni ha messo in chiaro la sua posizione dopo le dichiarazioni degli ultimi giorni.
"Il Veneto - ha aggiunto - ha bisogno di chiarezza, non di giochetti di potere tra correnti di partito. Tutta la propaganda di queste ore è una manovra di Zaia per assumere la leadership della Lega e estromettere Salvini dalla corsa a futuro candidato Premier. Non a casa la prima ad attaccare è una consigliera della Lista Zaia".
La difesa di Crisanti
Per Lorenzoni, i commenti di Rizzotto sono "anche un modo, provocatorio, per spostare l'attenzione da quella 'macchina del fango' che il tam tam interno ai potentati regionali ha avviato contro Crisanti, colpevole di aver detto la verità su quanto successo nella nostra Regione. Ringrazio poi la consigliera Rizzotto della lista Zaia, quella più vicina al presidente: il suo, il loro, sospiro di sollievo rispetto al mio presunto passo indietro mi rafforza molto, certifica la volontà di imporre un pensiero unico che i veneti non consentiranno mai, mi da' entusiasmo e certifica che la partita, non soltanto è tutta da giocare, ma che la direzione è quella giusta".