Attacco hacker Padova, chiesto un riscatto all'Ulss6 Euganea: "Non paghiamo"
L'ultimatum dei pirati informatici, che minacciano di divulgare tutti i documenti rubati, scade il 15 gennaio.
Attacco hacker all'Ulss6 Euganea, chiesto un riscatto in criptovalute che scade il 15 gennaio. Il dg Fortuna: "Non paghiamo".
Attacco hacker Padova
Il conto alla rovescia prosegue inesorabile. Scadenza dell'ultimatum: le 16.44 del prossimo 15 gennaio. Un termine fissato dagli hacker che, giusto un mese fa ormai, hanno attaccato, mandandolo il tilt, il sistema informatico dell'Ulss6 Euganea.
Un'incursione che ha consentito ai pirati informatici di mettere le mani su numerosi documenti e file riservati, che - hanno fatto sapere - se non verrà pagato il riscatto richiesto verranno alla scadenza dell'ultimatum "desecretati", ovvero resi pubblici e pertanto fruibili gratuitamente da chiunque. Gli hacker hanno chiesto all'Azienda sanitaria, tramite il loro blog, criptovalute (non rintracciabili a differenza dei soldi veri).
Il direttore generale dell'Ulss6, Paolo Fortuna, ha ribadito però che "non verrà pagato alcun riscatto", una posizione condivisa anche dal presidente della Regione, Luca Zaia. Intanto, subito dopo l'attacco dei cybercriminali, avvenuto nella notte tra il 2 e 3 dicembre scorso (tramite una sorta di virus chiamato "ransomware", che mette ko i sistemi informatici svuotandone anche il contenuto), l'Azienda sanitaria ha messo in campo oltre una sessantina di tecnici che hanno lavorato giorno e notte al ripristino dei sistemi hackerati. Un intervento che prosegue tuttora e che è costato, tra nuovi server, pc e sistemi di sicurezza acquistati, 500mila euro.