Daspo per 12 ultras, coinvolti in una maxi rissa pre partita Mantova-Padova
Sono stati tutti denunciati per rissa: i recidivi avranno l’obbligo di presentarsi per la firma presso gli Uffici di Polizia durante gli incontri di calcio delle squadre delle rispettive Città.
Scontri tra tifosi prima di Mantova-Padova, il Questore ha disposto la Daspo per 12 ultras e tutti sono stati denunciati per rissa.
Maxi rissa prima della partita Mantova-Padova
Il Questore della Provincia di Mantova Paolo Sartori, al termine delle complesse indagini e verifiche effettuate dalla D.I.G.O.S. della Questura di Mantova in collaborazione con i colleghi padovani, ha emesso oggi 12 Decreti di Divieto di Accesso alle Manifestazioni Sportive (D.A.SPO.) nei confronti di altrettanti individui, resisi responsabili del violento scontro tra gruppi delle opposte tifoserie del Mantova e del Padova, che all’incirca alle ore 16.30 di domenica 7 novembre scorso si sono violentemente affrontati nel Centro cittadino – più precisamente in Piazza dei Mille e vie limitrofe – in prima dell’evento calcistico che ha visto contrapposte le squadre delle 2 Città.
Le due fazioni si sono ritrovati in piazza dei Mille
Poco prima del fischio iniziale della partita, infatti, una ventina di ultras del Padova, con il preordinato intento di creare disordini, dopo essere giunti a Mantova in ordine sparso con mezzi privati ed aver tentato di eludere le indicazioni fornite dalle Autorità circa le modalità con le quali accedere allo Stadio, si sono ricongiunti in Piazza dei Mille, raggiunta attraverso vie interne, e qui – in Via Salnitro e nei pressi dell’Arci “Donini” – si sono trovati di fronte ad un gruppo di ultras mantovani, a conoscenza del loro arrivo ed intenzionati ad affrontarli.
Non appena entrate in contatto, tra le due fazioni è scoppiato immediatamente un breve ma violento scontro, che ha visto coinvolti circa una trentina di ultras, di cui alcuni armati di cinte ed aste delle bandiere utilizzate come bastoni. Solo il tempestivo e deciso intervento della Polizia in tenuta antisommossa riusciva ad interrompere le violenze, a scongiurare il peggio e ad evitare che qualcuno dei contendenti potesse rimanere ferito.
Grazie all'aiuto degli Agenti di Padova individuate 12 persone
Gli Investigatori della D.I.G.O.S. della Questura di Mantova, quindi, coadiuvati dai colleghi di Padova, attraverso una complessa attività informativa ed investigativa ed a seguito dell’attenta visualizzazione dei filmati delle telecamere di sicurezza installate nella zona sono riusciti, sino ad ora, a dare un nome ed un volto a buona parte di coloro che erano presenti agli scontri. Di conseguenza i 12 soggetti individuati quali partecipanti ai disordini, oltre ad essere stati colpiti dai D.A.SPO. del Questore di Mantova (10 padovani e 2 mantovani), sono stati altresì denunciati alla Procura della Repubblica cittadina per i reati di rissa, porto di oggetti atti ad offendere e per aver lanciato ed utilizzato oggetti contundenti.
Dai 3 ai 7 anni lontano dallo stadio
Nello specifico il Questore Sartori, come detto, ha emesso 7 D.A.SPO. per la durata di 3 anni nei confronti di altrettanti tifosi partecipanti alla rissa, mentre nei confronti degli altri 5 ultras – tutti già colpiti in precedenza da analoghi provvedimenti interdittivi – ha emesso altrettanti D.a.s.p.o. per la durata di 7 anni nei confronti di un soggetto pluri-recidivo, e di 5 anni nei confronti degli altri 4 individui; per tutti questi periodi coloro che sono stati colpiti da questi provvedimenti non potranno assistere ad alcun evento sportivo su tutto il territorio nazionale ed all’estero, così come, allo stesso modo, da 3 ore prima a 3 ore dopo gli incontri di calcio delle squadre del Mantova e del Padova non potranno essere presenti in tutte le vie che si trovano nelle zone limitrofe agli Stadi. I recidivi, infine, avranno l’obbligo di presentarsi per la firma presso gli Uffici di Polizia durante gli incontri di calcio delle squadre delle rispettive Città.
I soggetti coinvolti sono i seguenti:
- P. G. di Mantova, di anni 31
- F. F. di Mantova, di anni 37
- A. R. di Abano Terme (PD), di anni 26
- G. A. di Padova, di anni 28
- A. C. di Padova, di anni 22
- R. N. D. R di Padova, di anni 21
- A. C. di Vigonza (PD), di anni 46
- A. M. T. di Ponte San Nicolò (PD), di anni 28
- S. G. di Abano Terme (PD), di anni 22
- A. M. di Padova, di anni 53
- S. Z. di Villafranca Padovana (PD), di anni 47
- R. Z. di Rubano (PD), di anni 31.
In corso altri accertamenti
Sono attualmente in corso ulteriori accertamenti volti ad identificare altre persone che hanno preso parte agli scontri; anche nei confronti di costoro, pertanto, verranno emessi successivi, analoghi provvedimenti.
“E’ inammissibile – ha tenuto a precisare il Questore Paolo Sartori– che un evento sportivo possa essere usato come pretesto, da parte di una minoranza di individui tristemente noti alle Forze dell’Ordine, per porre in essere preordinati, organizzati atti di violenza. Quello che è avvenuto in Piazza dei Mille – ove solo grazie all’immediato intervento della Polizia non si sono riscontrati feriti – ha creato non pochi disagi e preoccupazione tra la cittadinanza che abita in quella zona, e per questo motivo ho deciso di intervenire con fermezza. Tali atti di violenza sono intollerabili, e come tali verranno considerati e sanzionati.”