Paolo Merlin travolto da un vagone ferroviario mentre lavora, il commosso ricordo del parroco di Stanghella
"Questa mattina, Paolo si è svegliato ed è andato a fare quello che per tanti anni ha sempre fatto, con impegno, competenza e responsabilità. Sicuramente era convinto che sarebbe ritornato a casa, da Luisella, da suo figlio Stefano, dai suoi genitori Assunta e Celso..."
Un'altra tragedia sul lavoro, l'ennesima, questa volta consumata a Loreo, in un capannone adibito a officina meccanica della ditta Adriatica Spa. L'uomo, Paolo Merlin, 61enne originario di Stanghella, è stato investito da un vagone ferroviario in movimento. E a causa dei gravissimi traumi riportati, è deceduto: la corsa dei soccorritori, infatti, purtroppo non è servita.
Paolo Merlin travolto da un vagone ferroviario mentre lavora, il commosso ricordo del parroco
E ora, dopo la diffusione della tragica notizia, le due comunità, quelle di Loreo e di Stanghella, si stringono in un simbolico abbraccio attorno ai famigliari dell'operaio. Il primo a voler esprimere solidarietà e vicinanza, è stato il parroco del paese in cui viveva Merlin, Stanghella in provincia di Padova, attraverso una nota ufficiale.
"Nelle prime ore del pomeriggio di venerdì 22 ottobre, sono stato raggiunto da una telefonata che mi annunciava la tragica morte di Paolo Merlin, di anni 61 - ha scritto - Paolo, abitava con la moglie Luisella in Via 1° maggio. La morte, purtroppo, ha coinvolto Paolo in un contesto di lavoro, che lui conosceva molto bene; questa volta, tuttavia, per un insieme di circostanze che noi non conosciamo, il "destino" ha fatto sì che Paolo non sia riuscito ad evitare quell'impatto che gli è stato fatale. Questi avvenimenti così tragici e pesanti, che vanno a coinvolgere le persone che noi amiamo, stimiamo o semplicemente conosciamo, non ci possono lasciare indifferenti".
E poi ha aggiunto:
"Per quanto possa sembrare che ognuno badi alle sue cose, ai suoi impegni, alla propria famiglia e ad altre cose, tuttavia, quando ci viene sbattuta davanti una realtà dura come questa, il nostro cuore prova dolore e penso che a tutti venga spontaneo "ridimensionare" quelle tante cose che a volte riteniamo problematiche. Di fronte alla morte di una persona, e come in questo caso, giovane e nel modo in cui è avvenuta, tutto il resto viene messo in secondo piano.
E' proprio vero, che quando ci alziamo al mattino, non sappiamo se alla sera ci coricheremo ancora nel nostro letto; Gesù, nel Vangelo ci dice di "stare sempre pronti, perché non sappiamo in quale ora del giorno o della notte verrà il Signore".
Il discorso del parroco, poi, è andato a toccare corde più intime, suggerendo riflessioni più ampie:
"Questa mattina, Paolo si è svegliato ed è andato a fare quello che per tanti anni ha sempre fatto, con impegno, competenza e responsabilità.
Sicuramente era convinto che sarebbe ritornato a casa, da Luisella, da suo figlio Stefano, dai suoi genitori Assunta e Celso....insomma, dalla sua famiglia, per la quale si è sempre speso con amore e generosità durante tutta la sua esistenza, dai suoi affetti più cari che nel tempo erano cresciuti di numero includendo anche i tanti amici con i quali stava volentieri insieme e che ora sono profondamente scossi.
Lo sgomento che ha colpito tutte queste persone e certamente l'intera Comunità di cui anche Paolo ha fatto parte, non può distoglierci dal fatto che abbiamo il dovere di ringraziare Dio per averci donato questo fratello, il quale con la solarità della sua vita ha reso felici e sereni i suoi cari e tante altre persone".
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Per concludere un messaggio di sincero cordoglio:
Come potete capire, non siamo in grado di dare notizie circa i tempi nei quali, cristianamente ci congederemo da Paolo.
Attendiamo con discrezione quanto ci verrà comunicato.Mi sembrava giusto tuttavia, rendervi partecipi anche attraverso questo annuncio, della morte di Paolo, perché ognuno possa ricordarlo nella preghiera, affidandolo alla misericordia di Dio, e allo stesso tempo sia vicino a tutti suoi cari.
A Luisella, Stefano e Sara, ai genitori Assunta e Celso, al fratello, ai suoceri, nipoti e a tutti i familiari, mandiamo un grande abbraccio, assicurando che avremo a cuore il caro Paolo nelle nostre preghiere e pensieri, le uniche realtà che ora gli fanno veramente bene.
Appena sapremo qualcosa sulla data dei funerali, lo comunicheremo. Caro Paolo, intercedi per tutti noi, soprattutto per Luisella, Stefano e i tuoi cari genitori...".
La ricostruzione dell'incidente
Secondo quanto ricostruito, stando alle prime informazioni, i quattro operai della squadra in cui lavorava Merlin, si trovavano sopra i cinque vagoni carichi di fertilizzanti, portati avanti da un sistema a pressione che li accompagna dentro il capannone. Prima dell'accesso tutti dovevano scendere dai carri che si muovevano molto lentamente.
E da lì dovevano raggiungere l'interno della struttura per adoperarsi nello svuotamento delle cisterne. Ma a quel punto si è consumata la tragedia: i Carabinieri al momento non escludono che alla base dell'incidente ci sia un errore umano. Un errore che avrebbe provocato la morte sul colpo del 61enne.