Zaia: isolamento, clima e modello sanitari sono gli strumenti contro il virus
Ci sono diversi fattori che fanno ben sperare ma non per questo si può abbassare la guardia.
Dopo il 13 aprile, accadrà quello che deciderà il Governo. C’è già un piano pronto per le imprese per monitorare le attività e affiancare i responsabili in modo da garantire il massimo della sicurezza ai lavoratori.
La riapertura delle aziende
Tantissime macchine in strada già da un paio di giorni: questa è la dimostrazione di ciò che è accaduto con le prefetture perché il silenzio-assenso ha portato molte aziende a riaprire. Il rischio di aprire adesso e senza le procedure adeguate è quello della ricaduta, come successo ad Hong Kong. Abbiamo però un modello sanitario differente, rispetto ai Paesi in cui si è avuto un rebound, il che ci aiuta ma non bisogna per questo abbassare la guardia. Altro tema importante è il clima: il fatto che stiamo vivendo questa tragedia in fase primaverile la rende meno incisiva di quanto sarebbe stata nel periodo invernale. La morale è che i cittadini devono ancora resistere e sopportare l’isolamento, fino a quando non ci sarà l’ok della comunità scientifica. Un ringraziamento è poi dovuto alle Forze dell’Ordine che hanno valutato con elasticità i diversi casi che si sono presentati.
L’intervento dell’assessore Lanzarin
Sono state attivate le USCA (Unità Semplici di Continuità Assistenziale) che vanno a supporto dei medici di medicina generale per le cure a domicilio. E’ stato attivato un avviso pubblico a cui hanno risposto 402 medici, divisi tra quelli di continuità assistenziale, corsisti di medicina e laureati e abilitati. Si sono già attivati già 20 medici che vanno a domicilio dagli infetti e nelle strutture per anziani.
A questo proposito: era previsto che entro il 7 aprile venisse creato un piano di rischio per ogni struttura da parte del responsabile della sede, così da poter adottare i provvedimenti necessari. Sono arrivate quasi tutte le comunicazioni e adesso si procederà con la valutazione. Continua l’attività di test tramite tampone nelle strutture per anziani, sia per gli ospiti che per gli operatori, utile per valutare la percentuale complessiva di infetti. Nel complesso, la risposta è buona e da qui a domenica le verifiche verranno completate.