Sequestrate 113mila mascherine illegali destinate ai bambini: erano custodite in zona industriale a Padova
Ingannevolmente pubblicizzate come pediatriche. La titolare della ditta, una donna di nazionalità cinese, è stata denunciata.
La Guardia di Finanza ha sequestrato 113.000 mascherine FFP2, ingannevolmente pubblicizzate come pediatriche, corredate di 113.000 confezioni recanti il marchio “CE” apposto in maniera illegittima.
Sequestrate 113mila mascherine illegali destinate ai bambini
Nell’ambito del dispositivo operativo per il contrasto alla contraffazione e all’abusivismo commerciale, predisposto dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Padova, nei giorni scorsi i Finanzieri della Compagnia del capoluogo hanno sequestrato 113.000 mascherine FFP2, ingannevolmente pubblicizzate come pediatriche, corredate di 113.000 confezioni recanti il marchio “CE” apposto in maniera illegittima, in assenza della documentazione attestante il superamento dei prescritti test di laboratorio, pronte per essere immesse sul mercato in frode al commercio.
L’operazione, condotta dai Baschi Verdi, è scaturita da un’autonoma attività info- investigativa, che ha permesso di individuare un centro logistico nella zona industriale di Padova, in uso esclusivo a una ditta cinese, dove erano custodite le migliaia di mascherine FFP2 non conformi agli standard di sicurezza europea, asseritamente destinate ai bambini.
Infatti, i dispositivi di protezione individuale delle vie respiratorie sono studiati, progettati, fabbricati per essere destinati a persone adulte per l’utilizzo in ambiente lavorativo, come anche evidenziato nel corso della puntata del 22 marzo scorso del noto programma satirico “Striscia la Notizia”.
Va da sé che, non essendo possibile certificare le mascherine FFP2 per i minori, non si garantiscono le proprietà filtranti dichiarate dal produttore.
La perquisizione
La perquisizione del fabbricato ha confermato i sospetti dei militari, i quali hanno rinvenuto mascherine prive dei requisiti previsti per l’apposizione del marchio “CE”, destinate alla vendita come dispositivo di protezione pediatrico, immesse in commercio in circostanze tali da ingenerare nel consumatore, considerato anche il periodo di emergenza epidemiologica, la erronea convinzione di acquistare un prodotto certificato da destinare ai bambini.
Mendaci sono risultati essere sia il contrassegno “CE” sia la documentazione presentata, la quale certificava e garantiva le caratteristiche di efficienza, traspirabilità, stabilità delle mascherine sequestrate attraverso delle prove e dei test tecnici effettuati su tipologie diverse di dispositivi di protezione individuale.
Denunciata la titolare cinese
Il titolare della ditta, una donna di nazionalità cinese, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Padova e dovrà rispondere dei reati di frode nell’esercizio del commercio, vendita di prodotti industriali con segni mendaci e ricettazione.
I successivi approfondimenti hanno permesso di accertare che l’impresa importava tali articoli dalla Cina, con transito dai Paesi Bassi. Gli interventi della Guardia di Finanza nello specifico settore del mercato dei beni e dei servizi si inseriscono nel più ampio presidio del Corpo a garanzia della sicurezza e della salute dei consumatori, nonché al contrasto degli effetti distorsivi della concorrenza per la tutela dei commercianti onesti, spesso danneggiati dalla vendita di prodotti di scarsa qualità a prezzi decisamente competitivi.