2ª parte

In viaggio sui set di film e fiction

Turismo per cinefili (e non solo). Location da sogno, in particolare tra Lombardia e Piemonte, dove sono state ambientate scene famose.

In viaggio sui set di film e fiction
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Continuiamo il nostro percorso alla scoperta di luoghi dove sono state girate scene di celebri film e che magari hanno acquisito notorietà proprio per quello. Nella prima parte ci siamo soffermati nei capoluoghi regionali raggiunti dai nostri giornali, ora ci spostiamo in provincia.

I più famosi

Ci sono luoghi che prima di essere lo sfondo di un film o di una serie televisiva non erano così noti al grande pubblico. Due esempi su tutti: il Lago di Braies, piccola perla delle Dolomiti, e il Castello di Agliè, nei pressi di Torino.
Il Lago di Braies, un incredibile set cinematografico nel Parco Naturale Fanes-Senes-Braies, deve il suo successo alla fiction della Rai “Un Passo dal Cielo”, con Terence Hill e Daniele Liotti. Qui il paesaggio è davvero fiabesco, quasi magico, e si può ammirare tutto l’anno, anche in inverno, quando il lago è ricoperto da uno spesso strato di ghiaccio; d’estate, invece, è possibile noleggiare una barca a remi e spingersi in mezzo al lago. La palafitta di legno da dove si può noleggiare la barca a remi è la casa di Pietro nella fiction.

Il Castello di Agliè

Ancora meno noto era il Castello di Agliè. Finché, a fine 2003, sugli schermi non comparve la serie televisiva di Canale 5 “Elisa di Rivombrosa” con Vittoria Puccini e Alessandro Preziosi, il più grande successo televisivo degli anni 2000, arrivata a toccare il 41% di share con oltre 12 milioni di telespettatori, ambientato principalmente nella dimora torinese. Da allora è diventata meta abituale dei cinefili e non solo.

Che scenario il Lago di Como!

Quanti film ha ispirato il Lago di Como, quante scene sono rimaste nella memoria degli spettatori! Uno dei modi per poterne ricordare i più importanti è quello di imbarcarsi su un battello e percorrerlo.
Già nel bacino del capoluogo comasco ci sono ville che sono state protagoniste di lungometraggi. Prima fra tutte Villa Olmo, splendido edificio neoclassico, opera dell’architetto Simone Cantoni voluta dalla famiglia dei marchesi Odescalchi a fine Settecento, dove furono ambientate alcune scene di uno dei film più noti di Adriano Celentano e Ornella Muti, “Innamorato pazzo”, ma anche de “I ragazzi di via Panisperna” di Gianni Amelio. Poco dopo a Cernobbio, si incontrano due luoghi d’eccezione per il cinema: Villa Erba, costruita a fine Ottocento e oggi centro espositivo internazionale, è stata lo scenario di film come “La partita - La difesa di Lužin” di Marleen Gorrisbe e “Murder Mystery” con Jennifer Aniston e Adam Sandler; e Villa d’Este, uno degli hotel di lusso più famosi al mondo, location del primo lungometraggio, nel 1925, di Alfred Hitchcock, “Il labirinto della passione”, ma pure di altri film come “L’ombra del sospetto” con Antonio Banderas, e persino di alcune puntate della fiction americana “Beautiful”.

Villa Olmo a Como

Sull’altra sponda del lago c’è la splendida Villa Pliniana di Torno, le cui origini risalgono al 1573, che ospitò numerosi personaggi tra monarchi, scienziati, musicisti, poeti e scrittori, da Napoleone a Francesco I e la regina Margherita di Savoia, da Alessandro Volta a Franz Liszt, fino a Stendhal e George Gordon Byron. Un luogo misterioso, circondato da diverse leggende: forse anche per questo Mario Soldati lo scelse per ambientarvi “Malombra”, tratto dall’omonimo romanzo di Antonio Fogazzaro.
Ma l’apice del nostro viaggio si tocca a Lenno, nella straordinaria Villa Balbianello, oggi proprietà del Fondo Ambiente Italiano, che si affaccia dal promontorio di Lavedo sul Lago di Como. Nelle sue sale e giardini sono state girate varie pellicole internazionali, tra cui “Un mese al lago” di John Irvin (1995), “Star Wars: Episodio II - L’attacco dei cloni” di George Lucas (2002) e “Casino Royale” di Martin Campbell (2006), dove James Bond (Daniel Craig) trascorre un periodo di convalescenza.

Villa Balbianello a Lenno

Piemonte, dalle risaie ai castelli medievali

Se la città di Torino è al centro di centinaia di pellicole, anche il resto del Piemonte ha lasciato il segno in tanti film. Chi non ricorda, ad esempio, “Riso amaro”, film di Giuseppe De Santis del 1949, con Vittorio Gassman, Raf Vallone e una splendida Silvana Mangano, che per la prima volta fece conoscere agli italiani il duro lavoro delle mondine nelle risaie? La pellicola è girata alla Cascina Veneria, a Lignana, e alla Cascina Selve di Salasco nel Vercellese. Per trovare qualcosa di simile si può andare alla tenuta La Colombara nella vicina Livorno Ferraris, sede del Conservatorio del Riso, un museo sui generis dove sono stati fedelmente ricostruiti gli ambienti del tempo, dal dormitorio delle mondine alla piccola scuola destinata alla comunità contadina.

Le risaie vercellesi in una scena di “Riso Amaro”

Ci spostiamo a Ivrea dove quello che oggi è un sito Patrimonio dell’Unesco nel 2013 fu la location della miniserie televisiva di Rai 1 “Adriano Olivetti: la forza di un sogno” con Luca Zingaretti e Stefania Rocca. La storia di questo grande industriale e dell’azienda a cui diede vita fu girata, infatti, in quella che oggi l’Unesco ha definito “Città industriale del XX secolo” che si estende per oltre 71 ettari ed è costituita da un insieme urbano e architettonico caratterizzato da 27 beni tra edifici e complessi architettonici, progettati dai più famosi architetti e urbanisti italiani del Novecento.
Facciamo un salto nel tempo per recarci al Forte di Exilles a Val di Susa (TO), uno dei più importanti sistemi difensivi del Piemonte. È qui che sono state girate parecchie riprese del film “Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno” del 1984 di Mario Monicelli. Non fatevi mancare una suggestiva visita del maniero dove, tra il 1681 e il 1687, venne rinchiuso un misterioso personaggio che, secondo la tradizione, potrebbe identificarsi con la Maschera di Ferro.
Ci spostiamo nelle Langhe, tra colline colme di vigneti, sulle orme de “Il partigiano Johnny”, film di Guido Chiesa del 2000 tratto dall’omonimo libro di Beppe Fenoglio. Questo è sicuramente uno dei periodi migliori dell’anno per visitare la città di Alba e il territorio, in particolare per assaggiare il tartufo, prodotto d’eccellenza di quest’area.
Non sono lontani, infine, il carcere di Saluzzo e il Museo ferroviario di Savigliano che compaiono nella miniserie televisiva “La leggenda del bandito e del campione” del 2010 che racconta la storia e l’amicizia tra il campione di ciclismo Costante Girardengo e il bandito Sante Pollastri, interpretato da Beppe Fiorello.

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