ZONA GIALLA SEMPRE PIU' VICINA

+3116 positivi: il tempo stringe, il Veneto come la Germania per incidenza

Zaia non ha usato mezzi termini: "Il passaggio di zona non è uno scherzo. E poi ha confessato: io vado in palestra e faccio esercizio con la mascherina FFp3, il mio consiglio: usate i dispositivi di protezione individuale"

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Il Veneto in zona gialla? Non ancora, ma il passaggio di colore è sempre più vicino... a fare la differenza, al momento, solo il dato dell'occupazione dei posti letto in area non critica. Ma i dati su incidenza e Rt non sono per nulla rassicuranti.

+3116 positivi: il tempo stringe, il Veneto come la Germania per incidenza

Sono 7 milioni, 675mila e 014 i tamponi molecolari effettuati dall'inizio della pandemia, 11 milioni, 337mila e 360 quelli rapidi, per un totale che sfiora i 20 milioni di test. I positivi nelle ultime 24 ore sono 3116, individuati grazie a 98mila 015 tamponi, per un'incidenza pari al 3,18 per cento. I positivi dall'inizio dell'epidemia sono 525mila e 803.

I positivi ad oggi, invece, sono 35mila e 705. Il minimo, nel mese di settembre era inferiore ai 9mila. 664 i ricoverati in totale, 25 in più in 24 ore. 549 in area non critica, 115 in terapia intensiva, più dieci in un giorno. Terapie intensive non Covid: 318 postazioni occupate. I morti sono 11992, più nove. I dimessi in totale dall'inizio della pandemia sono 24mila 291.

Un quadro che conferma quanto sta avvenendo anche in altre regioni d'Italia, quello emerso oggi dal consueto bollettino sulla situazione epidemiologica in Veneto, e le parole del Governatore Luca Zaia, hanno, evidentemente, fatto trasparire una discreta dose di preoccupazione. Perché il virus, come è noto, sta circolando e i dati hanno tracciato esattamente questo scenario. C'è da dire, e lo ha spiegato direttamente Zaia, che almeno sul fronte delle vaccinazioni si sta procedendo in modo spedito.

La campagna vaccinale mette il turbo

"Siamo sopra le aspettative per quanto riguarda la campagna vaccinale - ha dichiarato - Siamo la regione, in rapporto agli abitanti, che sta vaccinando di più. 42mila dosi in un giorno sono un buon traguardo. Oltre duemila hanno fatto la prima dose, 36mila cittadini, invece, hanno fatto la terza. Totali delle inoculazioni in Veneto: quasi 8 milioni di residenti. E' più che raddoppiato il numero di prime dosi, dai mille ai duemila. La media regionale delle vaccinazioni è all'86 per cento".

Al momento, però, si deve fare i conti con le valutazioni in merito all'ondata pandemica in corso, considerando, in modo particolare, alcuni fattori nell'arco della settimana. Sono questi aspetti, quindi, quelli in grado di delineare meglio l'andamento della pandemia in Veneto.

"Incidenza su sette giorni - ha continuato - 317,1 (per passare in zona con maggiori restrizioni dovrebbe essere a 150) Questi sono i contagiati a settimana su 100mila abitanti. Rt 1,39. Occupazione terapie intensive: 10 per cento. Occupazione area non critica: 8 per cento.

Cosa vuol dire tutto questo? I tre parametri, incidenza 317? Dovrebbe essere a 150; Occupazione terapie intensive, siamo al 10 per cento, superato anche questo; area non critica, siamo sotto, il limite è fissato al 15 per cento. Due parametri su tre sono da zona gialla. Siamo appesi a un filo, sottilissimo, quello dell'occupazione dei posti letto in area non critica".

Come si è arrivati a questo punto?

Prima di tutto occorre ribadire a cosa si andrebbe in contro con il passaggio di zona... Questo significherebbe rinunciare a molte delle libertà conquistate duramente nei mesi precedenti. Obbligo della mascherina all'aperto, riduzione a quattro posti per pranzare o cenare al ristorante. Un aspetto, questo, che in vista delle festività natalizie non è di poco conto. E poi riduzione al 50 per cento di cinema, teatri e altri centri di questo tipo.

"Come si è arrivati a questa situazione? - ha continuato Zaia - Sicuramente non perché i vaccini non funzionino. Anzi. Ve lo spiego molto chiaramente con un grafico che illustra il tasso di positività per stato di vaccinazione. Gli infettati non vaccinati sono incredibilmente più di quelli vaccinati.

E il discorso si amplia per le ospedalizzazioni: sono solo gli over 80 con più malattie a "competere" parzialmente. Perché per questi soggetti, purtroppo, la presenza di altre patologie rende il fisico nettamente meno resistente. Per tutti gli altri non ci sono più dubbi. I vaccini funzionano. Punto. Non c'è storia. I non vaccinati riempiono gli ospedali.

Io sono contrario all'obbligo vaccinale, sia chiaro, rispetto la libertà individuale, ma il vaccino funziona. 656mila persone in Veneto non sono vaccinate (over 12). E questi permettono la circolazione del virus: se il Covid entra in questa fascia ha più facilità a diffondersi e a provocare danni pesanti".

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