Tirare avanti le lancette

Da domenica 27 marzo scatta l'ora legale, che ci aiuta a combattere il caro energia: quanto ci farà risparmiare

Nel periodo primavera-estate, con l'ora legale, in Italia risparmiati oltre 190 milioni di euro, con un minor consumo di energia elettrica pari a circa 420 milioni di kilowattora.

Da domenica 27 marzo scatta l'ora legale, che ci aiuta a combattere il caro energia:  quanto ci farà risparmiare
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Nonostante sia ormai diverso tempo che si discute una sua probabile abolizione, l'ora legale resta ancora in vigore e, quest'anno, scatterà proprio nel corso di questo weekend. Domenica, 27 marzo 2022, si dormirà un'ora in meno poiché, causa cambio d'orario, bisognerà tirare in avanti le lancette di un'ora, più precisamente dalle 2 alle 3 di notte. Con l'ora legale, il sole sorgerà e tramonterà un'ora più tardi, con le giornate che si allungheranno sempre di più. In periodo di crisi energetica, una maggiore disponibilità di luce solare, secondo anche le stime di Terna, equivarrà ad un risparmio netto sui costi di elettricità e riscaldamento.

Da domenica scatta l'ora legale: si dovranno tirare avanti le lancette di un'ora

Ebbene sì, questo weekend preparatevi a dormire un'ora in meno. Nella notte tra sabato 26 e domenica 27 marzo 2022, più precisamente dalle 2 alle 3, in Italia scatterà l'ora legale. Nonostante tutti i dispositivi elettronici collegati alla Rete siano in grado di aggiornare l'orario in automatico, bisogna ricordare, prima di andare a dormire, di tirare avanti le lancette di tutti gli orologi o sveglie analogiche, prima di risvegliarsi la mattina dopo credendo di essere un'ora in anticipo. Il cambio d’orario per i mesi estivi, rispetto al fuso di appartenenza , è un’iniziativa nata in Gran Bretagna nel 1916, con l’obiettivo di sfruttare meglio la luce del sole.

Dopo sette mesi di ora solare, le giornate torneranno ad allungarsi, con il sole che, complice l'ora legale, sorgerà e tramonterà un'ora dopo. La maggiore disponibilità di luce solare, in questi tempi complessi di crisi energetica, sarà un vero e proprio "toccasana" per i nostri portafogli.

Ecco quanto ci farà risparmiare il cambio d'orario

"Spostando in avanti le lancette di un'ora, si ritarda l'uso della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento".

Come affermato in una nota ufficiale da Terna, società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, l'ora legale, soprattutto quest'anno, ci farà risparmiare un sacco di soldi sui costi dell'elettricità e del riscaldamento. Le stime di Terna, infatti, dicono che con il cambio d'ora l'Italia risparmierà oltre 190 milioni di euro e avrà un minor consumo di energia elettrica pari a circa 420 milioni di kilowattora, che equivalgono al fabbisogno medio annuo di circa 150 mila famiglie. L'ora legale avrà anche un importante beneficio ambientale, quantificabile nella riduzione di circa 200 mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica in atmosfera.

Le analisi della società guidata da Stefano Donnarumma hanno confermato che dal 2004 al 2021 il minor consumo di energia elettrica per l'Italia dovuto all'ora legale è stato complessivamente di circa 10,5 miliardi di kWh e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di oltre 1,8 miliardi di euro.

Perché si parla di abolire l'ora legale?

Nel corso degli ultimi anni il tema dell'ora legale è stato a lungo dibattuto in tutta l'Unione Europea. Nel luglio del 2018, infatti, i Paesi del Nord Europa ne avevano chiesto l'abolizione ufficiale: Stati come la Norvegia e la Finlandia possono vantare giornate molto lunghe in estate, per cui anche l'orario unico può offrire molte ore di sole. Altri Stati dell'Europa del Sud, invece, come l'Italia e la Spagna, con lo spostamento delle lancette in avanti riescono ad avere un risparmio energetico importante.

La discussione all'interno della Commissione europea ha portato alla formulazione di diverse ipotesi, tra cui anche quella di dividere i Paesi del continente in blocchi, prevedendo un orario unico per tutto l'anno, con l'ora legale nei Paesi meridionali e l'ora solare in quelli settentrionali. A oggi però non è ancora stata presa alcuna decisione in tal senso, per cui rimane in vigore anche per il 2022 un semestre di ora legale e uno di ora solare.

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